Google: novità con Gemini e sul browser Chrome

Google ha ampliato l'accesso alle funzionalità avanzate di Gemini per gli utenti gratuiti, permettendo loro di caricare documenti per l'analisi, mentre ha avviato la transizione di Chrome verso Manifest V3, disattivando gradualmente estensioni come uBlock Origin.

Google: novità con Gemini e sul browser Chrome

Google ha introdotto due novità significative, ampliando l’accesso alle sue soluzioni AI e apportando modifiche sostanziali al suo browser Chrome. Da una parte, l’intelligenza artificiale Gemini è ora disponibile anche per gli utenti gratuiti, che possono caricare documenti per l’analisi, un privilegio precedentemente riservato agli abbonati a Gemini Advanced. Questo permette a tutti, su Android, iOS e tramite il web, di sfruttare funzionalità avanzate come i riepiloghi e le risposte contestuali sui file caricati, inclusi Google Docs, PDF e Word. Dall’altra parte, Google ha iniziato a disattivare gradualmente uBlock Origin e altre estensioni basate su Manifest V2 su Chrome, segnando la transizione verso Manifest V3. Questo cambiamento limita le funzionalità delle estensioni per il blocco della pubblicità e della privacy, suscitando discussioni tra gli utenti preoccupati per una crescente centralizzazione delle funzionalità del browser.

Google amplia l’accesso a Gemini: anche gli utenti gratuiti possono caricare documenti per l’analisi

Google ha ampliato l’accesso alle funzionalità avanzate di Gemini, consentendo anche agli utenti non abbonati di caricare documenti per l’analisi. In precedenza, questa possibilità era riservata agli iscritti a Gemini Advanced, ma ora è disponibile per tutti sia su Android e iOS, sia tramite il client web. Il sistema supporta il caricamento di file come Google Docs, PDF e documenti Word direttamente da Google Drive o dalla memoria locale del dispositivo. Questa mossa rientra nella strategia di Google di distribuire progressivamente le funzionalità a pagamento agli utenti gratuiti, dopo un periodo iniziale di esclusività.

Il caricamento dei file è integrato nell’interfaccia di Gemini e accessibile con pochi tap: basta avviare una conversazione, selezionare l’icona “più” e scegliere l’opzione per allegare un documento. L’intelligenza artificiale analizza il contenuto e fornisce riepiloghi, feedback personalizzato e risposte contestuali basate sulle informazioni presenti nei file caricati. Tuttavia, Google raccomanda sempre di verificare l’accuratezza delle risposte generate e di evitare di condividere dati sensibili con l’AI. Nonostante l’apertura a tutti gli utenti, la versione gratuita di Gemini presenta ancora alcune limitazioni. Ad esempio, non supporta file di codice o fogli di calcolo e non è chiaro quale sia il limite di dati elaborabili prima che si attivi una restrizione. In confronto, gli abbonati a Gemini Advanced possono contare su un’elaborazione più estesa, fino a un milione di token per richiesta. Ciò rende la versione premium ancora interessante per chi necessita di analisi più approfondite o di un maggiore volume di dati elaborabili.

Manifest V3 di Google: disattivazione di uBlock Origin e la fine della libertà di personalizzazione

Google ha iniziato a disattivare gradualmente uBlock Origin e altre estensioni basate su Manifest V2 all’interno di Chrome, nell’ambito della transizione verso Manifest V3. Questa mossa ha suscitato numerose polemiche tra gli utenti, in quanto limita severamente le funzionalità delle estensioni per il blocco degli annunci e gli strumenti per la privacy. La nuova specifica impone restrizioni più severe, limitando l’accesso alle richieste di rete e vietando l’utilizzo di contenuti remoti, una modifica che molti vedono come un passo indietro per la libertà di personalizzazione del browser.

Anche se Google afferma che l’obiettivo è migliorare la sicurezza e le prestazioni di Chrome, i detrattori ritengono che l’azienda stia cercando di favorire i propri introiti pubblicitari, penalizzando gli utenti che desiderano un’esperienza di navigazione priva di pubblicità invasiva. Nonostante la possibilità di optare per alternative come uBlock Origin Lite, molti utenti sono insoddisfatti di questa versione ridotta, che offre funzionalità di filtro inferiori. Con il completamento della transizione previsto nei prossimi mesi, resta da vedere se Google apporterà modifiche alla sua politica, rispondendo alle preoccupazioni degli utenti.

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