Google Maps e la censura sul cambio di nome del Golfo: recensioni rimosse e polemiche in aumento

Google Maps ha suscitato un'ondata di critiche dopo aver cancellato le recensioni negative sul controverso cambio di nome del Golfo del Messico in "Golfo d'America", sollevando interrogativi sulla libertà di espressione online e sulla gestione dei contenuti da parte della piattaforma.

Google Maps e la censura sul cambio di nome del Golfo: recensioni rimosse e polemiche in aumento

Il recente cambiamento del nome del Golfo del Messico in “Golfo d’America” ha suscitato un acceso dibattito a livello internazionale, in particolare negli Stati Uniti, dove la modifica è stata decretata dalle autorità governative. Questo cambiamento ha diviso l’opinione pubblica, con molti che hanno visto questa mossa come una reazione politica alle tensioni geopolitiche con il Messico. Di fronte a queste critiche, Google Maps ha intrapreso un’azione che ha ulteriormente alimentato il malcontento: ha cominciato a cancellare le recensioni negative riguardanti il nuovo nome della località. 

La decisione di rinominare il Golfo del Messico in “Golfo d’America” è stata ufficializzata poco dopo l’elezione del presidente Donald Trump. Il cambiamento è stato visto come un atto simbolico da parte della sua amministrazione, suscitando forti reazioni da parte di molti utenti, in particolare coloro che ritenevano che il nuovo nome fosse un’appropriazione e una distorsione storica del territorio. Le recensioni su Google Maps, infatti, non sono mancate: in gran parte, gli utenti hanno espresso disappunto per la modifica, dando punteggi bassi e lasciando commenti critici riguardo la scelta.

Tuttavia, Big G ha agito prontamente, rimuovendo una quantità significativa di recensioni a una stella. Non solo, ma la piattaforma ha anche bloccato la possibilità di lasciare nuove recensioni sul Golfo. Questo comportamento ha suscitato indignazione tra gli utenti, che hanno accusato Google di censura e di non permettere la libera espressione di opinioni contrarie alla modifica del nome. Molti hanno definito questo intervento come un tentativo da parte di Google di “proteggere” l’immagine del nuovo nome, impedendo la diffusione di contenuti contrari alla decisione politica.

In risposta alle critiche, Google ha giustificato la sua decisione in un comunicato ufficiale inviato a Forbes. La compagnia ha affermato che la rimozione delle recensioni non è stata una risposta al cambiamento di nome in sé, ma una misura standard adottata quando si verificano aumenti massicci di recensioni fuori tema o non correlate all’esperienza diretta con il luogo in questione. Secondo Google, questo intervento rientra nelle politiche di moderazione per mantenere la qualità e la rilevanza delle recensioni, evitando che commenti che non riguardano direttamente la geografia o l’esperienza turistica del Golfo vengano pubblicati.

Questa spiegazione, tuttavia, non ha convinto tutti. Molti utenti continuano a sostenere che la piattaforma stia agendo in modo parziale, rispondendo a pressioni politiche o aziendali. Alcuni esperti di moderazione dei contenuti hanno osservato che, sebbene la moderazione delle recensioni sia una pratica comune per evitare spam o abusi, la gestione del caso specifico del Golfo d’America sembra essere stata più rigida rispetto ad altre situazioni simili. 

 

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