FlashStart batte Google e Cloudflare: è suo il filtro DNS più veloce al mondo

FlashStart si conferma il filtro DNS più veloce al mondo, superando giganti come Google e Cloudflare, grazie a una risposta di soli 13,78 millisecondi, con una protezione avanzata e una crescita record.

FlashStart batte Google e Cloudflare: è suo il filtro DNS più veloce al mondo

Nel panorama sempre più competitivo dei servizi di protezione della navigazione online, FlashStart ha recentemente raggiunto un traguardo straordinario: è stato riconosciuto come il filtro DNS più veloce al mondo. Questo risultato, che arriva dopo un mese di test di performance condotti dal servizio indipendente DNSperf, conferma FlashStart come un punto di riferimento nel settore della sicurezza informatica, superando giganti come Cloudflare, Google DNS e Cisco Umbrella

La velocità è uno degli aspetti chiave di qualsiasi servizio online, e FlashStart si è distinto con un tempo di risposta di soli 13,78 millisecondi, un risultato che batte di quasi due millisecondi i concorrenti più noti, Cloudflare e Google DNS, e di ben sei millisecondi Cisco Umbrella. Questa performance fa una differenza sostanziale per gli utenti finali e per le aziende, in particolare per i provider di servizi Internet (ISP), i managed service provider (MSP) e i system integrator che cercano di offrire soluzioni sicure ma allo stesso tempo veloci.

Un tempo di risposta ridotto a meno di 14 millisecondi è fondamentale in un mondo dove la velocità di navigazione è diventata essenziale, non solo per un’esperienza utente ottimale, ma anche per garantire la sicurezza senza compromettere le performance. FlashStart ha saputo coniugare velocità e affidabilità, offrendo al contempo un uptime eccezionale del 99,999999%, una garanzia di continuità che è fondamentale per tutte le organizzazioni, dalle scuole alle grandi aziende. Ma FlashStart non è solo velocità.

L’azienda italiana si distingue anche per l’uso di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning, che permettono al filtro DNS di identificare e bloccare in tempo reale i siti pericolosi, come quelli contenenti malware, phishing e contenuti indesiderati. Grazie a un sistema di aggiornamento costante delle blacklist, FlashStart è in grado di offrire una protezione sempre all’avanguardia, mantenendo la navigazione fluida e senza rallentamenti.

Ogni giorno, FlashStart filtra circa 2 miliardi di richieste DNS, proteggendo oltre 25 milioni di utenti in 161 Paesi. Questi numeri non solo evidenziano la scalabilità del servizio, ma anche la sua efficacia nel proteggere una vasta gamma di utenti, da singoli utenti privati fino a grandi enti pubblici e istituzioni educative. In soli due anni, FlashStart ha registrato una crescita straordinaria del 71,43%, un risultato che testimonia l’apprezzamento crescente da parte degli utenti e delle aziende che cercano soluzioni DNS sicure e veloci. Inoltre, l’azienda ha stretto partnership strategiche con aziende negli Stati Uniti e con provider di servizi Internet, consolidando ulteriormente la sua posizione nel mercato globale.

Un altro elemento che ha contribuito al successo di FlashStart è l’adozione obbligatoria, da parte degli ISP, di sistemi di protezione per i minori online. Questo ha rappresentato un’opportunità importante per FlashStart, che ha rafforzato la sua posizione come fornitore di soluzioni di sicurezza su misura per il settore. Il servizio di FlashStart si integra perfettamente con Active Directory di Microsoft, semplificando la gestione della sicurezza informatica all’interno delle aziende. La protezione dei dispositivi aziendali e la gestione centralizzata della sicurezza diventano così più semplici, senza compromettere la performance della rete aziendale. Francesco Collini, CEO di FlashStart, ha sottolineato l’importanza di un filtro DNS come soluzione efficace e accessibile per proteggere le aziende e gli enti pubblici da attacchi informatici. Secondo Collini, “La maggior parte degli attacchi informatici inizia con un link infetto. Il nostro filtro DNS è la soluzione più efficace per proteggere le aziende, grazie all’uso del machine learning e a un continuo aggiornamento delle blacklist.” 

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