In una mossa audace che ha sollevato scalpore sia in ambito politico che finanziario, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo il 3 febbraio 2025, imponendo la creazione di un fondo sovrano entro il prossimo anno. L’iniziativa, senza precedenti nella storia americana, è presentata non solo come un meccanismo per generare ricchezza nazionale, ma anche come uno strumento strategico per investimenti diretti, arrivando a suggerire la possibilità di utilizzare il fondo per acquistare la popolare app di video brevi TikTok.
Il testo dell’ordine esecutivo, pur essendo piuttosto sintetico e privo di dettagli approfonditi, indirizza i Dipartimenti del Tesoro e del Commercio a presentare un piano esaustivo entro 90 giorni. Tale piano dovrà delineare i meccanismi di finanziamento, le strategie d’investimento, la struttura del fondo e il modello di governance che ne regolerà il funzionamento. Tradizionalmente, i fondi sovrani si finanziano grazie a surplus di bilancio derivanti da esportazioni e ricchezze naturali; tuttavia, gli Stati Uniti operano da decenni in regime di deficit, e quindi il metodo di finanziamento di questo nuovo fondo rimane ancora avvolto nel mistero.
Durante una conferenza stampa, Trump ha dichiarato: “Creeremo molta ricchezza per questo fondo. E penso che sia giunto il momento che questo Paese abbia un fondo sovrano“. Già durante la sua campagna elettorale, il presidente aveva accennato all’idea di utilizzare un simile strumento per finanziare grandi progetti nazionali, come infrastrutture, sviluppo manifatturiero e ricerca medica.
In passato, Trump aveva suggerito che i dazi e altre fonti innovative potrebbero rappresentare le principali per questo fondo, mostrando una chiara propensione a impiegare misure non convenzionali per rafforzare l’economia americana. Uno degli aspetti più controversi dell’ordine esecutivo riguarda l’ipotesi che il fondo sovrano possa essere utilizzato per acquisire una quota significativa di TikTok. Con la sorte dell’app in bilico a seguito di una legge che impone al proprietario cinese ByteDance di vendere o di subire un divieto per motivi di sicurezza nazionale, Trump ha suggerito che, se si trovasse l’accordo giusto, il fondo potrebbe intervenire per salvaguardare gli interessi americani nel settore digitale.
“Faremo qualcosa, forse con TikTok, forse no. Se faremo l’accordo giusto, lo faremo. Altrimenti, non lo faremo… potremmo inserirlo nel fondo sovrano“, ha spiegato il presidente, lasciando intendere che la mossa potrebbe rappresentare una sorta di “nazionalizzazione” strategica di un social network di successo .La creazione di un fondo sovrano posizionerebbe gli Stati Uniti al fianco di numerosi Paesi in Medio Oriente e in Asia che già dispongono di strumenti simili per investimenti diretti con capitali statali.
Secondo l’International Forum of Sovereign Wealth Funds, esistono oltre 90 fondi in tutto il mondo che gestiscono asset per oltre 8 trilioni di dollari. Tuttavia, nel caso degli Stati Uniti, la necessità di approvazione da parte del Congresso e la mancanza di un surplus di bilancio rendono l’operazione particolarmente complessa. Il Segretario del Tesoro, Scott Bessent, ha confermato che il fondo sarà istituito entro i prossimi 12 mesi, affermando: “Monetizzeremo la parte attiva del bilancio degli Stati Uniti a vantaggio del popolo americano“. Una delle ipotesi in discussione prevede la trasformazione della U.S. International Development Finance Corp (DFC) in un ente simile a un fondo sovrano, idea che il governo Trump aveva considerato già nei mesi scorsi.
Nonostante l’entusiasmo suscitato da questa proposta, molti esperti rimangono scettici. Alcuni, infatti, sostengono che la creazione e il finanziamento di un fondo sovrano tramite ordine esecutivo sia un’impresa ambiziosa, se non impossibile, senza il sostegno del Congresso. La sfida principale risiede proprio nel reperimento di fondi in un Paese che, a differenza degli altri esempi di successo internazionali, non dispone di un surplus commerciale.