Il futuro della tecnologia indossabile: i visori Android XR e il sensore di impronte 3D di Huawei

Android XR, il nuovo sistema operativo di Google per visori e occhiali intelligenti, ha suscitato grande interesse, con importanti collaborazioni con brand come Qualcomm, Samsung e Sony. Nel frattempo, Huawei sta sviluppando un avanzato sensore di impronte digitali 3D per smartwatch, che promette di rivoluzionare l'interazione con questi dispositivi grazie a gesti e registrazioni di più dita.

Il futuro della tecnologia indossabile: i visori Android XR e il sensore di impronte 3D di Huawei

Il mondo delle tecnologie indossabili sta vivendo un periodo di grande innovazione, con due novità che promettono di rivoluzionare l’esperienza degli utenti: il sistema operativo Android XR per visori e occhiali intelligenti, e l’avanzato sensore di impronte digitali 3D sviluppato da Huawei per gli smartwatch.

Android XR: un salto verso la realtà mista

Android XR  rappresenta una delle innovazioni più interessanti nel settore dei dispositivi indossabili. Presentato da Google nel dicembre 2024, questo sistema operativo è stato pensato per visori e occhiali intelligenti, spingendo l’esperienza della realtà mista a un livello superiore. Dopo il fallimento del progetto Google Daydream nel 2021, il colosso di Mountain View ha deciso di non abbandonare la realtà aumentata e virtuale, ma di tornare alla carica con una piattaforma che mira a integrare le app Android già esistenti in un ecosistema di realtà mista. Un aspetto cruciale di Android XR è la collaborazione con i principali produttori di hardware, che giocheranno un ruolo fondamentale nel successo del sistema operativo. Al momento, Google ha confermato cinque partner hardware, tra cui Samsung, che sta lavorando al visore Project Moohan, alimentato dal potente chip Snapdragon XR2+ di Qualcomm. Questo processore permette di supportare un’esperienza immersiva con display 4.3K a 90 fps per occhio, riducendo al minimo la latenza grazie al processing avanzato direttamente sul dispositivo.

Oltre a Samsung, altri nomi noti come Sony e Lynx sono coinvolti nel progetto, con Sony che sta sviluppando il visore SRH-S1 basato su Android XR, e Lynx che prevede di aggiornare il suo visore R1 per supportare il sistema operativo di Google. Con l’adozione di Android XR, questi dispositivi promettono di offrire agli utenti un’esperienza più fluida, grazie alla compatibilità con una vasta libreria di app Android e all’integrazione con funzionalità avanzate come il tracciamento degli occhi e dei movimenti.

Huawei e il sensore di impronte digitali 3D per smartwatch

In un altro settore delle tecnologie indossabili, Huawei sta sviluppando un sensore di impronte digitali 3D multifunzionale per smartwatch. Questo sensore, che secondo il brevetto recentemente depositato dall’azienda, potrebbe coprire l’intero schermo del dispositivo, portando la sicurezza e la navigazione a un nuovo livello. Grazie a questa tecnologia, gli utenti potrebbero registrare non solo un’impronta digitale, ma anche diverse dita per eseguire azioni personalizzate. Ad esempio, potrebbe essere possibile associare il pollice per tornare indietro, l’indice per fare una chiamata, o il medio per chiudere un’app. Oltre a queste funzioni, il sensore di Huawei sarebbe in grado di rilevare gesti per controllare il volume o la luminosità del display.

Gli utenti potrebbero ruotare il dito sul sensore per regolare la musica o l’intensità della luce, senza dover interagire direttamente con i pulsanti fisici del dispositivo. Questo tipo di interazione tattile renderebbe l’uso dello smartwatch molto più intuitivo e naturale. Sebbene la tecnologia sia ancora in fase di brevetto e potrebbe richiedere del tempo prima che venga commercializzata, l’adozione di un sensore di impronte 3D avanzato segnerebbe un importante passo avanti nell’evoluzione degli smartwatch, spingendo ulteriormente i limiti di ciò che è possibile fare con questi dispositivi indossabili.

 

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