Sonos Inc., una volta definita la “Apple degli speaker“, sta attraversando la crisi più grave della sua storia ventennale. Tutto è iniziato a maggio dello scorso anno, quando l’azienda ha lanciato una nuova app progettata per modernizzare l’esperienza utente e supportare nuovi prodotti come le cuffie Ace. Tuttavia, il lancio si è rivelato un disastro, trasformando l’utilizzo degli speaker Sonos in un’esperienza frustrante per molti utenti.
Il software rinnovato, che avrebbe dovuto rappresentare un passo avanti, è stato accolto con critiche feroci. Mancavano funzionalità essenziali come il timer di spegnimento, gli allarmi e le opzioni avanzate di gestione musicale. Nonostante gli aggiornamenti abbiano ripristinato molte di queste caratteristiche, i problemi tecnici persistono.
Gli utenti continuano a segnalare difficoltà di connessione, streaming instabile e anomalie nel controllo del volume. L’errore di fondo di Sonos è stato non testare adeguatamente la nuova app prima del lancio, optando per una sostituzione immediata del vecchio software anziché un periodo di beta testing. Questo approccio aggressivo ha avuto conseguenze devastanti: la reputazione del marchio è stata intaccata, i ricavi sono diminuiti e il morale dei dipendenti è crollato.
Per affrontare la crisi, il consiglio di amministrazione ha preso decisioni drastiche. Il CEO Patrick Spence e il Chief Product Officer sono stati rimossi dai loro ruoli, lasciando spazio al CEO ad interim Tom Conrad, già membro del consiglio e veterano del settore tecnologico. Sebbene Conrad abbia esperienza nel recupero di progetti tecnologici difficili, rimangono dubbi sulla capacità dell’azienda di risollevarsi in un mercato sempre più competitivo.
Con una valutazione di mercato crollata a 1,7 miliardi di dollari, Sonos potrebbe diventare un’allettante preda per le grandi aziende tecnologiche. Apple è stata spesso citata come potenziale acquirente, ma l’interesse sembra improbabile: Cupertino dispone già delle risorse per sviluppare la sua linea di prodotti audio senza necessità di acquisizioni. Amazon, invece, appare come un candidato più plausibile. L’ex dirigente di Microsoft Panos Panay, ora alla guida del settore hardware di Amazon, potrebbe vedere in Sonos l’opportunità di rafforzare la linea Echo con dispositivi premium. Anche Spotify e Roku potrebbero essere interessate, cercando di entrare o espandersi nel settore hardware.