La decisione della Corte Suprema statunitense di vietare TikTok ha scatenato un’ondata inaspettata di caos il 19 gennaio 2025. L’applicazione di condivisione video, che conta milioni di utenti nel paese, è stata bloccata in modo definitivo, causando una reazione di panico e frustrazione che ha portato a un sovraccarico delle linee di emergenza 911.
La rimozione di TikTok dagli store digitali come App Store e Google Play e la sua disattivazione immediata hanno lasciato gli utenti con una notifica che conferma il divieto dell’app nel territorio statunitense. Questa decisione ha segnato una svolta significativa nella relazione tra il governo degli Stati Uniti e le piattaforme di social media di proprietà straniera. Tuttavia, gli effetti collaterali sono stati imprevedibili e immediati.
Migliaia di chiamate sono arrivate ai centralini del 911, molte delle quali da parte di utenti confusi o sconvolti che cercavano spiegazioni sul blocco. Gli operatori di emergenza hanno segnalato che una parte significativa delle chiamate proveniva da adolescenti che esprimevano il loro disagio per la perdita della piattaforma, trasformando un servizio essenziale per la sicurezza pubblica in un canale di protesta.
Molti cittadini hanno dimostrato di non comprendere il contesto del divieto, scambiando la scomparsa dell’app per un problema tecnico. In altri casi, il numero di emergenza è stato utilizzato in modo deliberatamente inappropriato per esprimere il proprio disappunto, contribuendo al collasso temporaneo delle linee. Questo ha causato ritardi nell’assistenza a vere emergenze, con gli operatori costretti a gestire un volume straordinario di chiamate non rilevanti.
Un portavoce dei servizi di emergenza ha rilasciato una dichiarazione sottolineando la gravità della situazione, ricordando ai cittadini che il 911 deve essere utilizzato esclusivamente per segnalare emergenze reali. La decisione di vietare TikTok potrebbe non essere definitiva. Domani, 20 gennaio, Donald Trump tornerà ufficialmente a ricoprire il ruolo di Presidente degli Stati Uniti, e alcuni analisti ipotizzano che il divieto possa essere revocato come parte di un primo atto simbolico della nuova amministrazione. Nel frattempo, il blocco di TikTok ha acceso un dibattito più ampio sui diritti digitali, sulla regolamentazione delle piattaforme social e sul ruolo dei governi nel controllo delle tecnologie.