Nel dicembre del 2024, HMD Global ha sorpreso il mondo con l’annuncio del suo nuovo smartphone, l’HMD Key, un dispositivo che rappresenta un ulteriore passo indietro rispetto a quanto visto nel precedente modello, l’HMD Arc. Se pensavate che il modello Arc fosse già deludente, l’HMD Key fa sembrare quello un top di gamma. Andiamo a scoprire più in dettaglio le caratteristiche di questo smartphone economico e il suo impatto sul mercato.
Il design dell’HMD Key è praticamente identico a quello dell’HMD Arc. Il corpo in plastica, un display da 6,52 pollici con risoluzione bassa di 576×1280 pixel, e la stessa architettura generica, ma con prestazioni decisamente inferiori. Il chipset Unisoc SC9832E, che equipaggia questo dispositivo, è più datato e ancora meno potente rispetto al già poco performante SC9863A del modello Arc. Questo chip è costruito su una tecnologia a 28 nm, con quattro core Cortex-A53 che difficilmente riusciranno a reggere i compiti più impegnativi. La memoria è un altro grande punto debole di questo dispositivo. Con soli 2 GB di RAM e 32 GB di memoria interna (espandibile tramite microSD fino a 128 GB), l’HMD Key non è certo pensato per chi cerca prestazioni fluide e multitasking.
La versione del sistema operativo è Android 14 Go Edition, una versione ottimizzata per dispositivi con risorse limitate, che però rende ancora più evidente la scarsità di potenza hardware. Il display, da 6,52 pollici, ha una densità di soli 215 ppi, il che significa che l’esperienza visiva sarà piuttosto mediocre. Inoltre, la mancanza di un refresh rate elevato e di una risoluzione Full HD rende la visione di contenuti multimediali piuttosto sgranata. Le fotocamere sono davvero basilari: una frontale da 5 MP e una principale da 8 MP, ben lontane dalle prestazioni delle fotocamere moderne. La mancanza di autofocus e flash sulla fotocamera frontale rende difficile scattare foto decenti in condizioni di scarsa illuminazione. Il supporto alla navigazione è limitato al GPS e Galileo, con l’assenza dei satelliti russi GLONASS e cinesi BeiDou, rendendo il sistema di posizionamento globale poco versatile.
Sul fronte della connettività, l’HMD Key offre solo Wi-Fi 4 (banda singola), mentre la mancanza di NFC e la presenza di un vecchio modulo Bluetooth limitano le opzioni per l’uso di dispositivi wireless. La batteria è da 4.000 mAh, una riduzione rispetto al precedente modello Arc, con supporto alla ricarica da 10W. Questo significa che non ci si può aspettare un’autonomia particolarmente lunga, considerando anche l’hardware poco energico. Il design del dispositivo è semplice e funzionale, con una scocca in plastica resistente ma poco attraente.
Il peso di 185,4 g lo rende abbastanza robusto, ma comunque lontano dall’essere un dispositivo particolarmente resistente o premiato per l’ergonomia. L’HMD Key è certificato IP52, quindi è protetto contro polvere e schizzi d’acqua, ma non è impermeabile. Il prezzo di lancio dell’HMD Key è di 59 sterline (circa 71 euro), un costo che lo pone nella fascia bassa del mercato, ideale per chi cerca uno smartphone di base per compiti semplici. Attualmente, il dispositivo sarà disponibile nel Regno Unito, in Australia e in Nuova Zelanda, ma non è ancora chiaro se arriverà in altri mercati.