Meta, la società madre di Facebook e Instagram, ha recentemente annunciato il ritorno della tecnologia di riconoscimento facciale sulle sue piattaforme. Dopo un’assenza di tre anni, questa mossa è stata giustificata come un passo fondamentale per migliorare la sicurezza degli utenti e contrastare le truffe online.
L’implementazione del riconoscimento facciale avrà come obiettivo principale la protezione degli utenti dalle pubblicità ingannevoli e un recupero più rapido degli account compromessi. La decisione di reintrodurre il riconoscimento facciale si basa su due aspetti principali: la protezione degli utenti e la prevenzione delle truffe, in particolare quelle conosciute come “celeb-bait“. Questo termine si riferisce a schemi fraudolenti in cui malintenzionati utilizzano immagini di celebrità per attirare l’attenzione degli utenti.
I truffatori spesso inducono le vittime a interagire con messaggi ingannevoli che, una volta cliccati, reindirizzano a siti dove si richiede l’inserimento di dati personali o il trasferimento di denaro.
Fino a oggi, Meta ha utilizzato tecnologie automatizzate e sistemi di apprendimento automatico per analizzare testi, immagini e video di milioni di annunci ogni giorno. Con l’introduzione del riconoscimento facciale, l’azienda potrà confrontare i volti delle celebrità presenti negli annunci pubblicitari con i loro profili originali su Facebook e Instagram. Se verrà confermata una corrispondenza e l’annuncio sarà considerato fraudolento, Meta procederà a bloccarlo. Meta ha già condotto i primi test, ottenendo risultati promettenti. A partire dalle prossime settimane, l’azienda prevede di estendere ulteriormente i test coinvolgendo un numero sempre maggiore di celebrità colpite da situazioni di celeb-bait.
Le celebrità verranno informate della registrazione per questa nuova protezione, ma avranno sempre la possibilità di rifiutare attraverso le impostazioni del loro account. Un’altra innovazione legata al riconoscimento facciale riguarda il recupero degli account. Attualmente, in caso di accesso compromesso, Meta richiede agli utenti di verificare la loro identità tramite un documento. Questo metodo, sebbene utile, non sempre è pratico e può risultare inefficace in situazioni di emergenza. Con l’introduzione del sistema di riconoscimento facciale per il recupero degli account, gli utenti potranno utilizzare video-selfie come metodo per attestare la propria identità. Questo approccio non solo aumenta la sicurezza, ma offre anche un’alternativa più rapida rispetto alla verifica tramite documenti.
Grazie alla tecnologia di riconoscimento facciale, il sistema confronterà il volto presente nel video con le immagini di profilo associate all’account. I dati raccolti saranno immediatamente criptati e cancellati dopo il controllo, garantendo la privacy degli utenti. Sebbene queste innovazioni rappresentino un passo avanti nella sicurezza degli utenti, sollevano anche preoccupazioni relative alla privacy. La reintroduzione del riconoscimento facciale su piattaforme già sotto scrutinio per questioni di privacy potrebbe suscitare dibattiti. Meta ha assicurato che tutti i dati sui volti raccolti durante il processo di riconoscimento saranno eliminati e non verranno conservati, ma il timore degli utenti riguardo all’uso dei loro dati rimane.