Il progetto di Sam Altman dedicato all’analisi oculare si rinnova con un nuovo dispositivo e un cambio di nome.

Con il rebranding in “World” e il lancio di un aggiornato dispositivo di scansione del bulbo oculare, il progetto di Sam Altman si propone di rivoluzionare l’autenticazione umana.

Il progetto di Sam Altman dedicato all’analisi oculare si rinnova con un nuovo dispositivo e un cambio di nome.

Worldcoin, il controverso progetto di criptovaluta co-fondato da Sam Altman, CEO di OpenAI, ha recentemente subito un’importante trasformazione. Con il nuovo nome “World”, l’iniziativa si propone di affrontare le sfide legate all’identità digitale nell’era dell’intelligenza artificiale, introducendo un aggiornamento al suo dispositivo di scansione del bulbo oculare, l’Orb. Questa mossa si colloca all’interno di un panorama tecnologico in rapida evoluzione, dove la questione dell’autenticazione dell’umanità diventa sempre più rilevante. 

Il cambio di nome da Worldcoin a World, annunciato il 17 ottobre 2024, segna un significativo cambiamento di strategia. Altman ha ritenuto che il termine “coin” potesse limitare la percezione del progetto, spingendo per un approccio più ampio che potesse includere non solo la criptovaluta, ma anche questioni legate all’identità e alla privacy. Questo rebranding arriva in un momento critico, considerando le crescenti preoccupazioni relative alla privacy e alla sicurezza dei dati.  

Una delle innovazioni più significative annunciate è la nuova versione dell’Orb, il dispositivo che scansiona il bulbo oculare degli utenti per creare un’identità digitale unica, o World ID. Il nuovo modello è stato progettato con un 30% in meno di componenti rispetto al precedente, rendendolo più semplice ed economico da produrre. Inoltre, è alimentato dalla tecnologia Nvidia Jetson, promettendo una maggiore potenza di elaborazione ed efficienza. Rich Heley, responsabile dei dispositivi di Tools for Humanity, ha sottolineato l’importanza di aumentare la disponibilità dell’Orb, affermando che “probabilmente avremo bisogno di mille volte più Orb di quelli che abbiamo oggi” per garantire l’accesso a ogni essere umano. 

Oltre alla disponibilità dell’Orb, World ha introdotto un servizio innovativo chiamato “Orb on Demand”, che consente agli utenti di ricevere il dispositivo a casa, simile a un servizio di consegna pizza. Questa strategia mira a semplificare l’accesso alla tecnologia di scansione del bulbo oculare, rendendola più accessibile a un pubblico più vasto. 

In aggiunta, World sta espandendo le modalità di verifica dell’identità. Grazie al programma World ID Credentials, gli utenti possono utilizzare passaporti governativi con tecnologia NFC per confermare la loro identità. Questo passaggio rappresenta un’evoluzione significativa nel processo di verifica, rispondendo alle critiche sui metodi biometrico tradizionali. Nonostante le innovazioni, il progetto non è privo di critiche. Negli ultimi anni, World ha affrontato diverse indagini in paesi come Kenya e Hong Kong riguardanti le pratiche di raccolta dei dati.

La creazione di un database globale basato sulla biometria solleva interrogativi etici, in particolare sulla privacy degli utenti. Sebbene l’azienda affermi di aver verificato quasi 7 milioni di “esseri umani unici“, le preoccupazioni sulla sicurezza dei dati e sull’uso dei risultati rimangono una questione centrale. 

World ha anche presentato il servizio World ID Deep Face, che afferma di affrontare i problemi legati ai deepfake. Utilizzando tecnologie avanzate, questo servizio potrebbe essere integrato in applicazioni esistenti per verificare l’autenticità dei video, un aspetto cruciale in un’era in cui le falsificazioni digitali sono sempre più comuni. Le partnership con applicazioni popolari come FaceTime, WhatsApp e Zoom potrebbero ampliare ulteriormente l’adozione della piattaforma, fornendo agli utenti metodi familiari per confermare la loro identità. 

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