Novità legali per X, in tema di intelligenza artificiale per Meta

Elon Musk orienta le dispute legali della piattaforma X verso il Texas, sollevando preoccupazioni etiche, mentre Meta presenta un modello di intelligenza artificiale in grado di autovalutare altri sistemi.

Novità legali per X, in tema di intelligenza artificiale per Meta

Nel panorama sempre in evoluzione dei social media e della tecnologia, due importanti notizie hanno catturato l’attenzione degli utenti e degli esperti del settore. Da un lato, Elon Musk ha introdotto modifiche alle condizioni di servizio della sua piattaforma X, orientando le controversie legali verso il Texas, un movimento che suscita interrogativi sulle implicazioni legali ed etiche. Dall’altro, Meta ha fatto un passo significativo nel campo dell’intelligenza artificiale, rilasciando un modello in grado di valutare autonomamente il lavoro di altri sistemi, promettendo un futuro con un minor intervento umano nel processo di sviluppo di tali tecnologie. Analizziamo più nel dettaglio queste due novità e le loro potenziali conseguenze. 

Elon Musk modifica i termini di X per favorire il suo tribunale preferito

Recentemente, Elon Musk ha aggiornato i termini di servizio della piattaforma X, un tempo nota come Twitter, spostando le controversie legali verso il Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Settentrionale del Texas. Questa decisione non è solo una questione legale, ma ha anche un significato strategico, considerando che il giudice Reed O’Connor, che sovrintende a una causa contro Media Matters for America, è un investitore in Tesla. Le nuove disposizioni, che entreranno in vigore il 15 novembre, richiedono che tutte le dispute siano portate esclusivamente in Texas, il che solleva interrogativi etici e legali. 

L’idea di Musk di concentrare le controversie legali in un tribunale a lui favorevole è stata accolta con scetticismo da esperti legali. Ad esempio, il professor Steve Vladeck ha sottolineato che, mentre le aziende hanno il diritto di stabilire tali clausole nei loro termini di servizio, questo potrebbe ledere i principi di giustizia e convenienza. Inoltre, il professor Brian Fitzpatrick ha osservato che, sebbene esistano precedenti legali che sostengono l’applicabilità di queste clausole, ci sono anche argomenti a favore della loro contestazione, specialmente se non c’è alcun legame tra la sede legale della compagnia e il tribunale designato.

Meta rilascia un modello di intelligenza artificiale per la valutazione autonoma

In un’altra notizia significativa, Meta ha annunciato il rilascio di un nuovo modello di intelligenza artificiale, il “Valutatore autodidatta“, destinato a ottimizzare il processo di sviluppo dell’IA. Questa innovazione mira a ridurre il coinvolgimento umano nella formazione e nella valutazione dei modelli di intelligenza artificiale. Utilizzando tecniche di “catena di pensiero“, il modello di Meta può valutare le prestazioni di altri sistemi di IA in modo autonomo, con l’obiettivo di migliorare l’accuratezza nelle risposte a questioni complesse.

 Jason Weston, uno dei ricercatori di Meta, ha dichiarato che questa evoluzione dell’IA potrebbe rappresentare un passo verso agenti autonomi in grado di imparare dai propri errori, riducendo così i costi e le inefficienze associati ai metodi di apprendimento tradizionali, che richiedono feedback umano. A differenza di altri giganti come Google e Anthropic, che tendono a mantenere segreti i loro sviluppi, Meta ha deciso di rendere pubblici i suoi modelli, favorendo una maggiore accessibilità e innovazione nel campo dell’IA.

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