Windows 11 24H2: il nuovo filesystem ReFS promette velocità, ma ha delle limitazioni per gli utenti

Con l'aggiornamento 24H2, Windows 11 introduce ReFS, un filesystem altamente performante per la copia dei dati, ma presenta importanti restrizioni che ne limitano l'uso per gli utenti non sviluppatori, rendendolo adatto principalmente a progetti specifici.

Windows 11 24H2: il nuovo filesystem ReFS promette velocità, ma ha delle limitazioni per gli utenti

Microsoft ha recentemente lanciato Windows 11 24H2, conosciuto anche come “2024 Update”, introducendo una serie di novità che puntano a migliorare l’esperienza utente. Tra queste, una delle innovazioni più interessanti, ma anche controverse, è il supporto per il filesystem ReFS (Resilient File System).

Sebbene ReFS offra prestazioni superiori rispetto al tradizionale NTFS, non è adatto a tutti gli utenti, in particolare a quelli che utilizzano Windows su PC e laptop tradizionali. ReFS è stato introdotto da Microsoft nel 2012 come parte dei sistemi operativi server, ma ora fa il suo ingresso anche nel panorama consumer grazie a Windows 11 24H2. Questo filesystem è progettato per gestire in modo più efficiente le operazioni di copia dei file.

Grazie alla tecnologia Block Cloning, ReFS è in grado di ridurre significativamente i tempi di trasferimento dei dati. Le statistiche di Microsoft evidenziano che, per file di grandi dimensioni, i miglioramenti delle prestazioni possono essere notevoli: ad esempio, per file da 1 GB, i tempi di copia possono essere quasi dimezzati, passando da una media di 30 secondi a soli 6 per una cartella da 18 GB. Oltre alla velocità, ReFS offre anche un algoritmo di verifica dell’integrità dei dati, che consente di isolare e gestire settori corrotti senza compromettere l’intero drive.

Tuttavia, questa innovazione non è priva di limitazioni. Tra gli aspetti più critici vi è l’assenza di funzionalità considerate “consumer friendly”, come la cifratura dei dati e la compressione. Inoltre, ReFS non può essere utilizzato come volume di avvio del sistema operativo, il che limita ulteriormente la sua applicabilità per gli utenti finali. 

Con l’integrazione di ReFS in Windows 11, Microsoft ha avviato un’iniziativa chiamata “Dev Drive”, rivolta principalmente agli sviluppatori. Questo non significa che solo gli sviluppatori possano utilizzare ReFS, ma è un modo per chiarire che la tecnologia è più adatta per progetti specifici piuttosto che per l’uso quotidiano. Microsoft consiglia di utilizzare ReFS per progetti attivi e di continuare a fare affidamento su NTFS per le partizioni di avvio del sistema operativo e per le unità destinate all’archiviazione di dati. Per accedere a ReFS, gli utenti possono facilmente creare una partizione Dev Drive seguendo un percorso semplice nelle impostazioni di Windows. Questo processo è simile a quello di qualsiasi altro filesystem e può essere realizzato accedendo a Impostazioni > Sistema > Archiviazione > Impostazioni di archiviazione avanzate > Dischi & Volumi.

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