Flappy Bird: il creatore rinnega il remake legato agli NFT alludendo a una probabile truffa

Don Nguyen, creatore di Flappy Bird, ha smentito qualsiasi legame con il remake del celebre gioco, che si è rivelato un progetto legato agli NFT e potenzialmente fraudolento.

Flappy Bird: il creatore rinnega il remake legato agli NFT alludendo a una probabile truffa

Negli ultimi giorni, l’annuncio del ritorno di Flappy Bird, il leggendario gioco per cellulare del 2014, ha catturato l’attenzione di appassionati e nostalgici di tutto il mondo. Tuttavia, dietro la promessa di un remake del celebre gioco si cela una vicenda molto più torbida, legata al mondo delle truffe NFT.

Il creatore del gioco originale, Don Nguyen, si è affrettato a distanziarsi completamente dal progetto, lasciando intendere che si tratta di una frode, orchestrata da sviluppatori terzi senza alcun legame con lui. In seguito all’annuncio del presunto remake, Don Nguyen ha immediatamente preso posizione su X (ex Twitter), dichiarando: “Non ho nulla a che fare con il remake, non vendo nulla e non supporto le criptovalute.

Questa smentita ha subito sollevato sospetti, specialmente per il riferimento alle criptovalute e agli NFT, che a prima vista potrebbe sembrare fuori luogo nel contesto di un semplice videogioco. Tuttavia, i sospetti si sono rapidamente trasformati in certezza quando i fan hanno analizzato il sito ufficiale del progetto, scoprendo riferimenti diretti agli NFT nel gioco. Anche il video teaser ufficiale lasciava pochi dubbi: il remake di Flappy Bird non era affatto un semplice rifacimento nostalgico, ma un chiaro tentativo di cavalcare l’onda delle criptovalute per trarre profitto.

Un ulteriore approfondimento ha rivelato che il profilo Twitter ufficiale del remake era stato, fino a pochi giorni prima, attivo principalmente nella promozione degli NFT. Questo dettaglio ha fatto emergere la verità sul progetto: dietro di esso si celava una figura già nota nel mondo delle truffe legate agli NFT, un individuo che aveva già orchestrato altre operazioni fraudolente nel passato. Ma la vicenda non finisce qui.

Gli sviluppatori del remake hanno astutamente aspettato che il marchio Flappy Bird scadesse, per poi registrarlo nuovamente e acquisire così i diritti legali del nome. Questo stratagemma ha dato loro la possibilità di lanciare un progetto che, a livello formale, poteva sembrare legittimo. Tuttavia, come è ormai chiaro, si tratta di una manovra che nasconde un tentativo di truffa, sfruttando il nome e la nostalgia legata a un gioco iconico per ingannare gli utenti e promuovere la vendita di NFT. 

L’uso degli NFT nel mondo dei videogiochi è una tendenza in crescita, ma come dimostra questa vicenda, si tratta di un territorio ancora pieno di insidie. Mentre alcuni sviluppatori cercano di sfruttare gli NFT per offrire nuove esperienze ai giocatori, altri, come in questo caso, li utilizzano come mezzo per frodare gli utenti. Le criptovalute e gli NFT, essendo ancora in una fase di regolamentazione embrionale, sono spesso terreno fertile per truffatori e speculatori che cercano di capitalizzare su mode del momento, ingannando gli utenti meno esperti o troppo fiduciosi.

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