X (Twitter) ammette di non aver rispettato l’ordine di Moraes e si prepara al blocco in Brasile

Il social network X (Twitter) ha ammesso di non aver rispettato l'ordinanza del ministro Alexandre de Moraes, e si prepara a un possibile blocco imminente in Brasile.

X (Twitter) ammette di non aver rispettato l’ordine di Moraes e si prepara al blocco in Brasile

Il social network X (precedentemente conosciuto come Twitter) ha recentemente ammesso di non aver rispettato un’ordinanza emessa dal ministro Alexandre de Moraes della Corte Suprema Federale (STF) del Brasile. Questo sviluppo segue una serie di controversie legali tra la piattaforma e le autorità brasiliane, e potrebbe portare a un’imminente sospensione del servizio nel paese sudamericano. 

L’ordinanza di Moraes, che richiedeva specifiche azioni da parte di X, è stata oggetto di una crescente tensione tra il governo brasiliano e il social network. Il ministro Moraes aveva emesso un ordine che obbligava X a prendere misure contro contenuti e utenti specifici, accusati di violare le normative brasiliane. Tuttavia, la piattaforma ha dichiarato che tali ordini erano illegali e miravano a censurare i suoi oppositori politici. 

Nel comunicato ufficiale rilasciato il 29 agosto, X ha criticato duramente l’operato di Moraes, definendo le sue richieste come “manifestamente illegali” e un tentativo di “censurare i suoi oppositori politici”. Il social network ha anche accusato il ministro di aver preso misure repressive contro i suoi rappresentanti legali, tra cui il congelamento dei conti bancari e minacce di arresto.

Nonostante i tentativi di X di difendersi in tribunale, tutte le sue contestazioni sono state respinte o ignorate. La piattaforma ha inoltre promesso di rendere pubblica tutta la documentazione e i requisiti inviati da Moraes, al fine di garantire trasparenza nella gestione del conflitto. X ha dichiarato che non eseguirà ordini considerati illegali e ha ribadito il suo impegno a proteggere la libertà di espressione dei suoi utenti. Il blocco effettivo di X in Brasile non sarà immediato. Anche se il termine per la nomina di un rappresentante legale è scaduto, la decisione finale di bloccare la piattaforma deve ancora essere emessa dal ministro Moraes.

Questa decisione dovrà poi essere trasmessa all’Agenzia Nazionale delle Telecomunicazioni (Anatel) e agli operatori di telecomunicazioni. In passato, ci sono stati casi in cui fornitori più piccoli non hanno rispettato ordini di blocco, come nel caso di WhatsApp. Un ulteriore dettaglio è che anche gli operatori di banda larga via satellite, come Starlink di Elon Musk, dovranno seguire l’ordine di Anatel se la piattaforma verrà effettivamente bloccata. Questo rappresenta una sfida significativa, poiché implica che anche servizi di internet satellitare dovranno conformarsi alla decisione del governo brasiliano

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