Il 24 agosto 2024, il fondatore e amministratore delegato di Telegram, Pavel Durov, è stato arrestato in Francia subito dopo il suo arrivo all’aeroporto Le Bourget, nei pressi di Parigi. Durov, 39 anni, si trovava in compagnia di una donna e di una guardia del corpo quando è stato fermato dalla Gendarmeria dei trasporti aerei (GTA). Questo evento segna un punto di svolta nella vita del controverso imprenditore russo, noto per aver creato Telegram e, precedentemente, il social network VKontakte (il Facebook russo).
Secondo quanto riportato dall’emittente francese TF1, l’arresto di Durov è stato eseguito sulla base di un mandato di perquisizione emesso dalla direzione nazionale della polizia giudiziaria francese. Questo mandato era subordinato alla presenza di Durov sul territorio francese, e la sua esecuzione si è concretizzata non appena l’imprenditore è entrato nel Paese. Le accuse contro Durov sono estremamente gravi e riguardano principalmente la gestione di Telegram, una delle piattaforme di messaggistica più utilizzate al mondo.
Le autorità francesi accusano Durov di non aver implementato misure adeguate di moderazione all’interno della sua piattaforma, rendendolo così complice di una vasta gamma di attività illegali. Tra le accuse mosse dalla magistratura vi sono la complicità nel traffico di droga, nella diffusione di materiale pedopornografico e nelle frodi finanziarie. Inoltre, Durov è accusato di non collaborare con le forze dell’ordine per fronteggiare questi misfatti, aggravando così la sua posizione.
Durov è noto per i suoi spostamenti strategici, spesso evitando i Paesi europei per timore di azioni legali contro di lui. Preferisce invece trascorrere il suo tempo in luoghi come gli Emirati Arabi Uniti, il Sud America e i Paesi dell’ex Unione Sovietica. Tuttavia, per ragioni ancora sconosciute, Durov ha deciso di viaggiare in Francia, dove è stato arrestato. Secondo alcune indiscrezioni, Durov potrebbe presto comparire di fronte a un giudice per un primo esame delle accuse, e si prevede che sarà messo in detenzione provvisoria in attesa di un eventuale processo.
L’arresto di Durov potrebbe avere ripercussioni significative su Telegram, una piattaforma già al centro di numerose polemiche per la sua presunta tolleranza nei confronti di contenuti e attività illegali. Se le accuse contro Durov dovessero essere confermate, ciò potrebbe portare a un giro di vite sulla piattaforma, con possibili interventi normativi più severi da parte dei governi di tutto il mondo. Telegram ha sempre sostenuto di essere una piattaforma dedicata alla privacy e alla libertà di espressione, ma queste accuse potrebbero mettere in discussione tale immagine.