30 Anni di IBM Simon: la nascita del padre degli smartphone

Il 16 agosto 1994 IBM Simon ha cambiato per sempre il mondo della tecnologia, introducendo il primo smartphone della storia, un dispositivo innovativo ma dal destino commerciale sfortunato.

30 Anni di IBM Simon: la nascita del padre degli smartphone

Il 16 agosto 1994 segna una data storica nel mondo della tecnologia: la nascita dell’IBM Simon, il primo smartphone della storia. Questo dispositivo innovativo ha combinato per la prima volta le funzionalità di un telefono cellulare con quelle di un PDA (Personal Digital Assistant), aprendo la strada a una nuova era nella tecnologia mobile.

Assemblato dalla Mitsubishi electronics, l’IBM Simon rappresentava un grande salto tecnologico per l’epoca. Dotato di uno schermo sensibile al tocco, una caratteristica all’avanguardia nel 1994, il Simon offriva anche il supporto per applicazioni, la possibilità di inviare email e un tastierino predittivo con scorciatoie per facilitare la digitazione, funzioni che oggi consideriamo essenziali in qualsiasi smartphone. Nonostante queste innovazioni, il Simon era un dispositivo voluminoso e pesante, riflettendo lo stadio iniziale della tecnologia mobile. Con un peso di ben 510 grammi e dimensioni di 20 cm di lunghezza e 3,8 cm di spessore, il Simon era molto più grande e pesante rispetto agli smartphone moderni, che generalmente pesano circa 200 grammi e hanno uno spessore inferiore a 1 cm.

La navigazione sull’IBM Simon era molto diversa rispetto a quella cui siamo abituati oggi. Il dispositivo era dotato di tasti laterali per funzioni di base, come accensione e spegnimento, regolazione del contrasto dello schermo e attivazione o disattivazione della sensibilità al tocco. L’interazione principale avveniva tramite una penna Stylus, mentre la parte posteriore del Simon presentava una tastiera fisica per le chiamate vocali, sottolineando ulteriormente il carattere ibrido del dispositivo.

Una dimostrazione dell’impatto culturale del Simon è la sua apparizione nel filmThe Net – Intrappolata nella rete” (1995), dove la protagonista interpretata da Sandra Bullock utilizza il dispositivo in una scena in auto. Questo tipo di esposizione sottolineava quanto fosse considerato rivoluzionario il Simon all’epoca.

Nonostante il suo carattere pionieristico, l’IBM Simon non fu un successo commerciale. Con un prezzo iniziale di circa 1.100 dollari, il dispositivo era inaccessibile per la maggior parte dei consumatori. Inoltre, l’acquisto del Simon richiedeva un contratto di fedeltà di due anni con un operatore telefonico, rendendo l’investimento ancora più oneroso. Come risultato, furono vendute solo 50.000 unità in sei mesi, portando alla discontinuità del prodotto.

Il costo elevato e le richieste contrattuali non furono gli unici problemi del Simon. Critiche riguardarono anche la batteria, che durava circa un’ora, e lo schermo, che spesso non rispondeva bene al tocco, contribuendo alla sua rapida uscita dal mercato. Tuttavia, questi difetti non sminuiscono l’importanza storica del Simon.

Oggi, l’IBM Simon è una rarità preziosa, ricercata da collezionisti e appassionati di tecnologia. Anche se fallì commercialmente, il Simon è ricordato per il suo ruolo pionieristico nella creazione del concetto di smartphone. Ha aperto la strada ai dispositivi moderni che oggi fanno parte integrante delle nostre vite. Trent’anni dopo la sua introduzione, mentre IBM si concentra su avanzamenti come i computer quantistici con capacità di elaborazione da record, il Simon rimane un punto di riferimento nella storia della tecnologia, simboleggiando l’inizio di un percorso che ha rivoluzionato il mondo.

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