Il lancio dei nuovi Google Pixel 9 ha portato con sé una serie di aggiornamenti significativi e innovativi che stanno attirando l’attenzione degli appassionati e degli esperti del settore. Tre sono le novità principali che meritano di essere approfondite: la robustezza del Pixel 9 Pro XL, l’adozione del sensore di impronte ultrasonico e il cambiamento nel nome degli aggiornamenti software.
Google Pixel 9 Pro XL: la resistenza alla prova del fuoco
Il Google Pixel 9 Pro XL, il modello di punta della nuova serie, ha recentemente superato la temuta prova di resistenza messa in atto dal noto tester JerryRigEverything. Questa prova, un rito di iniziazione per molti nuovi smartphone, ha visto il Pixel 9 Pro XL affrontare una serie di test di resistenza. Sebbene il frame metallico del dispositivo mostri facilmente impronte digitali e sia vulnerabile ai graffi, il display ha dimostrato un’ottima resistenza alle alte temperature. Il Super Actua Display da 6,8 pollici, protetto dal vetro Gorilla Glass Victus 2 di Corning, ha resistito senza danni visibili anche dopo un’esposizione prolungata alla fiamma di un accendino, un risultato notevole che pochi smartphone possono vantare. Inoltre, il test di piegatura ha confermato la solidità della struttura, con il dispositivo che ha mostrato una leggera flessione senza cedere o emettere scricchiolii preoccupanti. Questi risultati sottolineano il miglioramento della qualità costruttiva dei dispositivi Google nel corso degli anni.
Nuovo sensore di impronte ultrasonico per i Pixel 9
Con i nuovi Pixel 9, Google ha abbandonato il sensore ottico di impronte digitali a favore di una tecnologia più avanzata: il sensore ultrasonico Qualcomm 3D Sonic Gen 2. Questo nuovo sensore, che misura 8 x 8 mm, promette uno sblocco del dispositivo fino al 50% più veloce rispetto al modello precedente. Il sensore ultrasonico, a differenza di quello ottico, utilizza onde sonore per mappare il dito e creare un modello 3D, migliorando non solo la velocità di sblocco ma anche la sicurezza.
Questo sistema è meno suscettibile a essere ingannato da fotografie o falsi calchi dei polpastrelli e funziona anche con dita bagnate, rendendolo più affidabile in diverse condizioni. Il passaggio a questa tecnologia rappresenta un significativo miglioramento rispetto ai sensori ottici, spesso criticati per la loro lentezza e imprecisione.
Pixel Drop sostituisce i precedenti Feature Drop
Un’altra novità introdotta con i Pixel 9 è il cambiamento di denominazione dei Feature Drop, che ora diventano Pixel Drop. Questo aggiornamento trimestrale, che in passato era noto per aggiungere nuove funzionalità e miglioramenti ai dispositivi Pixel, continuerà a essere rilasciato regolarmente per sette anni, insieme alle patch di sicurezza e agli aggiornamenti del sistema operativo. Curiosamente, i Pixel 9 non verranno lanciati con Android 15, ma con Android 14. Questa decisione segna un cambiamento rispetto alla tradizione di Google di lanciare i nuovi dispositivi insieme alla versione più recente del sistema operativo. Questa scelta solleva interrogativi su se i Pixel 9 riceveranno aggiornamenti fino ad Android 22 o se la durata del supporto sarà limitata a una versione inferiore.