Con la mostra Siena: The Rise of Painting, 1300-1350, la grande arte senese del Trecento arriva al Metropolitan Museum of Art di New York e lo fa con oltre cento opere di artisti come Duccio, Pietro e Ambrogio Lorenzetti. Per la prima volta negli Stati Uniti si punterà l’attenzione su un momento artistico davvero eccezionale per lo scenario italiano ed europeo, quello all’alba del Rinascimento, che ebbe un ruolo assolutamente fondamentale nella definizione della cultura occidentale.
A fine anni Ottanta Il Metropolitan Museum of Art di New York aveva già dedicato una mostra alla pittura senese del Rinascimento ma questa volta ci si è concentrati più sui decenni che precedettero la catastrofica epidemia di peste del 1348. Siena ne fu l’epicentro, ma fu anche una straordinaria protagonista di una successiva fase di profonda innovazione e attività, artistica e non solo.
Tutti considerano Firenze la culla del Rinascimento, ma la mostra americana offrirà una nuova prospettiva sul tema, allargando il territorio a cui guardare per una più ampia e vasta comprensione del fenomeno. Presenterà una generazione di pittori, stili artistici e approcci oltre i confini dell’Italia e consentirà, fino al 26 gennaio 2025, di avviare non poche riflessioni, che continueranno poi a Londra, quando l’esposizione vi si sposterà il prossimo marzo, negli spazi della National Gallery.
Siena è stata un epicentro straordinario di innovazione e forte ambizione artistica, tra Trecento e Quattrocento, ha avuto un impatto enorme sullo sviluppo dell’arte europea e in particolare della pittura, che certo non va sottovalutato, come evidenziato anche da Max Hollein, direttore del Met, secondo cui la mostra riunirà il gruppo più importante di dipinti senesi mai visti fuori da Siena, offrendo quindi un’opportunità unica per esplorarne la bellezza e l’influenza.
La mostra è stata resa possibile dalle eccezionali collezioni del Met e della National Gallery, ma anche grazie a prestiti di decine di altri musei e collezioni internazionali, anche private. Presenterà dipinti e sculture molto importanti, ma anche tessuti e oggetti legati alla devozione privata e alla quotidianità di un’epoca lontana, ma che ancora ci affascina e influenza, come poche altre sanno fare.