La disfunzione erettile è una condizione che affligge milioni di uomini in tutto il mondo, spesso causando frustrazione e ansia. Tradizionalmente, i trattamenti si sono concentrati su farmaci orali come il Viagra. Tuttavia, un’azienda svizzera ha recentemente sviluppato un dispositivo innovativo che potrebbe rivoluzionare il modo in cui viene trattata questa condizione: CaverSTIM, conosciuto come il “Viagra elettronico“.
Compya, l’azienda dietro questa invenzione, ha presentato CaverSTIM come una soluzione per i pazienti che non rispondono efficacemente ai trattamenti farmacologici tradizionali. Tra i ricercatori responsabili del progetto c’è anche Rodrigo Araújo, un ingegnere biomedico brasiliano che ha apportato un contributo significativo allo sviluppo del dispositivo. CaverSTIM è un neurostimolatore progettato per essere impiantato nella cavità pelvica. Il dispositivo è costituito da un generatore di impulsi che invia stimolazioni elettriche ai nervi responsabili dell’erezione.
Questa stimolazione aiuta a ripristinare la funzione erettile nei pazienti con disfunzione erettile grave, offrendo una nuova speranza a coloro che non trovano sollievo con i metodi convenzionali. Il funzionamento di CaverSTIM è relativamente semplice ma altamente tecnologico. Una volta impiantato, il dispositivo può essere gestito a distanza sia dal medico che dal paziente. Il medico può monitorare e apportare modifiche al sistema per adattarlo alle esigenze specifiche del paziente, mentre l’utente ha la possibilità di attivare il dispositivo tramite un controller, inducendo un’erezione in modo controllato.
Il dispositivo è dotato di una batteria ricaricabile e di componenti elettronici avanzati che generano i segnali necessari per l’elettrostimolazione. Questa tecnologia funziona come una sorta di terapia riabilitativa, con l’obiettivo di permettere ai pazienti di tornare a una vita sessuale normale dopo alcuni mesi di trattamento sotto controllo medico.
CaverSTIM è attualmente in fase di test. Il primo impianto è stato eseguito nell’agosto dello scorso anno presso il Royal Melbourne Hospital (RMH) in Australia, in collaborazione con l’Australian Centre for Prosthetics. I risultati iniziali sono promettenti, ma il dispositivo deve ancora superare ulteriori fasi di test clinici prima di poter essere commercializzato su larga scala. L’idea iniziale era di rivolgersi principalmente ai pazienti che hanno subito un intervento chirurgico di rimozione della prostata, una procedura che spesso porta alla disfunzione erettile. Tuttavia, il potenziale di CaverSTIM va ben oltre questo gruppo, estendendosi a tutti coloro che soffrono di disfunzione erettile refrattaria ai trattamenti farmacologici.
Attualmente, non ci sono informazioni precise su quando CaverSTIM sarà disponibile sul mercato. Tuttavia, la prospettiva di un trattamento efficace e non farmacologico per la disfunzione erettile rappresenta una svolta significativa nel campo della medicina sessuale.