Google: novità emoji, Android Auto, Play Store, Gboard e AGCM

Google sta migliorando Android Auto con il supporto alla radio e rafforzando le regole nel Play Store, mentre affronta un'istruttoria sulla gestione dei dati degli utenti. Il tutto mentre emergono simpatiche novità per le emoji.

Google: novità emoji, Android Auto, Play Store, Gboard e AGCM

Nelle scorse ore Google è finita sotto i riflettori per diverse novità, alcune liete come quelle che riguardano Android Auto, le personalizzazioni di Gboard, le emoji, o un controllo di qualità delle app Android nel Play Store, altre meno, come un’istruttoria aperta ai suoi danni in merito al trattamento dati degli utenti.

Android Auto sembra essere pronto a introdurre il supporto per il controllo della radio integrata dell’auto, ampliando ulteriormente le sue funzionalità già apprezzate dagli utenti.

Fino a oggi Android Auto e CarPlay hanno attratto l’attenzione per la capacità di controllare i media tramite app di musica e podcast dal proprio smartphone. Tuttavia, entrambe le piattaforme hanno ignorato la radio integrata dell’auto. Questo ha comportato la necessità di passare spesso tra Android Auto e il software nativo dell’auto, creando problemi e distogliendo l’attenzione del conducente dalla strada per periodi più lunghi del necessario.

Per affrontare questa problematica, sembra che Android Auto stia aggiungendo il supporto per il controllo della radio dell’auto.Nelle versioni più recenti di Android Auto, v12.3 e v12.4, sono emerse nuove stringhe di codice che suggeriscono il supporto per i controlli della “Car Radio“. Questo include la possibilità di passare tra le stazioni AM e FM, nonché il supporto per “HD Radio“.Queste funzionalità non sono ancora attive, ma è plausibile ipotizzare che possano apparire come un’app dedicata, utilizzando un’interfaccia simile a quella delle altre app multimediali.

Altrimenti, potrebbero semplicemente agire come scorciatoie verso l’interfaccia radio dell’auto, anche se questo sembra meno probabile dato che richiederebbe aggiornamenti software da parte dei produttori di auto. Indipendentemente dal metodo di implementazione scelto, la base per queste funzionalità è stata gettata e sarà interessante vedere quando saranno pronte per il rilascio.

Parallelamente, abbiamo notato che Google ha eliminato molte delle stringhe di codice relative ai wallpaper. Questo probabilmente perché, alla fine dell’anno scorso, l’azienda ha aggiornato Android Auto per copiare lo sfondo del telefono, eliminando così la necessità di sfondi dedicati per l’auto. Questa versione ha anche apportato modifiche al linguaggio in diverse parti di Android Auto, riguardanti situazioni in cui il telefono connesso è troppo caldo.

Ora l’app informa gli utenti su come possono migliorare le prestazioni del telefono, suggerendo di spegnere lo schermo, la torcia o l’hotspot, nonché di evitare di utilizzare il caricabatterie wireless. Le versioni 12.3 e 12.4 di Android Auto sono attualmente in fase di distribuzione tramite i canali stabile e beta nel Play Store, suggerendo che le nuove funzionalità potrebbero essere disponibili per tutti gli utenti a breve. 

Nel contempo, Google ha annunciato un inasprimento delle regole contro le app con funzionalità limitate sul Play Store. A partire dal 31 agosto 2024, l’azienda rimuoverà dal suo catalogo le applicazioni che presentano funzionalità estremamente limitate, malfunzionamenti o contenuti “poco coinvolgenti”. Queste misure mirano a migliorare la qualità complessiva delle app disponibili, assicurando che ogni applicazione offra un’esperienza utente stabile, reattiva e coinvolgente. Le app statiche, prive di aggiornamenti o con contenuti minimi, come quelle che offrono un unico sfondo o visualizzano solo testi non aggiornati, verranno rimosse. Google intende così elevare gli standard del Play Store, eliminando software che non soddisfano un livello di utilità di base, garantendo una migliore esperienza per gli utenti.

Inoltre, Google sembra prossimo a introdurre una nuova opzione di personalizzazione per Gboard consentendo agli utenti di cambiare il carattere della tastiera. Attualmente limitata nelle opzioni di personalizzazione rispetto ad altre tastiere, questa novità è stata scoperta attraverso l’analisi del file APK di Gboard da parte dell’utente Assemble Debug. La funzione, trovata nella versione beta 14.4.06.646482735 dell’applicazione, sarà accessibile tramite Impostazioni > Preferenze > Aspetto > Carattere. Tuttavia, sarà disponibile solo sui dispositivi che supportano caratteri alternativi nell’interfaccia Android, come alcuni modelli Samsung e OnePlus. Anche se il rilascio ufficiale non è ancora stato annunciato, l’introduzione di questa personalizzazione arriva contemporaneamente al supporto Passkey su Android 15, una misura che promette di semplificare l’accesso senza password a siti web e applicazioni.

In occasione del World Emoji Day, Google ha ampliato la sua piattaforma Emoji Kitchen annunciando nuove funzionalità su Search, che consentono agli utenti di combinare emoji direttamente nel motore di ricerca. Lanciato originariamente nel 2020 su Android, Emoji Kitchen ora permette di mescolare due emoji diversi o esplorare combinazioni creative tramite una nuova scheda “esplora”. Inoltre, Google ha anticipato un nuovo effetto di mash-up emoji in arrivo su YouTube Shorts, oltre a presentare sette nuovi emoji che verranno rilasciati con l’aggiornamento Unicode 16.0, previsto per settembre, ampliando così le opzioni di espressione creativa per gli utenti in tutto il mondo.  Google ha annunciato anche il lancio dello strumento Emoji Kitchen anche sugli Shorts di YouTube. Questa nuova funzionalità, attesa nelle “prossime settimane“, permetterà agli utenti di creare emoji utilizzando un effetto apposito (Emoji Kitchen Effect), semplicemente inclinando la testa per trovare la combinazione perfetta tra le opzioni offerte da Google.

Infine, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un’istruttoria nei confronti di Google e della sua capogruppo Alphabet per presunte pratiche commerciali scorrette riguardanti la gestione dei dati degli utenti. L’AGCM contesta la modalità con cui Google richiede il consenso per il collegamento dei suoi servizi, definendola ingannevole e aggressiva. Le informazioni fornite agli utenti sarebbero incomplete e non chiarirebbero adeguatamente l’effetto reale della concessione del consenso sull’uso dei dati personali. Inoltre, l’AGCM sottolinea che la complessità e la varietà dei servizi di Google potrebbero comportare un uso combinato e incrociato dei dati senza una chiara possibilità per gli utenti di limitare il consenso a specifici servizi. Le modalità di presentazione della richiesta di consenso e i meccanismi di raccolta potrebbero influenzare la libertà di scelta degli utenti, inducendoli a decisioni che non avrebbero preso diversamente.

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