Forrest Gump compie 30 anni

Il capolavoro pluripremiato di Robert Zemeckis con protagonista Tom Hanks compie trent'anni. Ecco solo alcune delle curiosità che non sapevate su uno dei cult più visti di tutti i tempi.

Forrest Gump compie 30 anni

Sono già passati 30 anni da quel 1994 in cui usciva il capolavoro di Robert Zemeckis, “Forrest Gump“. Il creatore di Ritorno al futuro faceva incetta di premi Oscar, con 13 nomination ne vinse 6, tra cui il secondo premio Oscar per Tom Hanks – il primo vinto per Philadelphia. Forse non tutti sanno che il film si ispirò ad un’idea originale dell’omonimo romanzo di Winston Groom, del 1986; all’epoca sbancò i botteghini arrivando però solo secondo dopo il Re Leone.

Alcune frasi di Gump sono tuttora adoperate nell’uso comune e rientrano nell’immaginario collettivo, come quella che pronuncia sulla panchina “la vita è come una scatola di cioccolatini non sai mai quello che ti capita“, o “stupido è chi lo stupida fa“, inoltre la colonna sonora di Alan Silvestri vendette milioni di copie.

Il regista in principio non doveva essere Zemeckis, ma Terry Gilliam e Ivan Reitman rinunciarono, così ebbe campo libero; molti elementi del film vennero aggiunti, non erano nella sceneggiatura originale, come la corsa in tutto il paese e il problema motorio di Forrest da bambino, inoltre Tom Hanks non fu la prima scelta ma accettò dopo aver letto la sceneggiatura.

John travolta era la prima scelta ma rifiutò per girare Pulp Fiction, altro film di culto. Altri attori presi in considerazione furono Bill Murray e Sean Penn ma, per nostra fortuna, rifiutarono dando la possibilità a Hanks di mostrarci una grande prova attoriale, inoltre Hanks rifiutò di girare Le ali della libertà, altro capolavoro cinematografico con Tim Robbins, per girare Forrest Gump, che gli valse l’Oscar.

Forse non tutti sanno che all’epoca Tom Hanks era un attore poco noto; nel cast troviamo anche Robin Wright; il sergente Dan, Gary Sinise, Il ruolo di Bubba, andato a Mykelti Williamson, venne offerto a Ice Cube e Dave Chappelle. E il bambino de Il Sesto Senso, Haley Joel Osment, era alla sua prima prova attoriale.

La celebre panchina su cui Forrest racconta la sua storia si trovava a Chippewa Square, Savannah, Georgia, ed è esposta in un museo, con la CGI vennero aggiunti molti effetti speciali che vinsero l’Oscar come l’incontro di Forrest con il Presidente e altri riferimenti storici, inoltre vinse tre Golden Globe, due Saturn e un Bafta. Doveva esserci un sequel, mai realizzato a causa dei fatti dell’11 settembre; solo Bollywood, la fabbrica indiana, ne realizzò un remake.

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