Una rivoluzione nel mondo delle schede video potrebbe arrivare da una startup coreana, Panmnesia, che in collaborazione con il Korea Advanced Institute of Science & Technology (KAIST), sta sviluppando una tecnologia innovativa. L’idea è quella di risolvere uno dei principali colli di bottiglia dei datacenter e delle applicazioni di intelligenza artificiale, ma potrebbe avere un impatto significativo anche nel settore consumer.
La proposta prevede l’adozione di una nuova tipologia di collegamento, chiamata Compute Express Link (CXL), che permette alla GPU di utilizzare la memoria volatile del sistema. Pur essendo basato sul noto protocollo PCI Express, il CXL viene ora impiegato in modo del tutto innovativo per questo specifico scopo. Questa variante, nota come CXL GPU Image, consente alla GPU di accedere alla RAM di sistema con una latenza di pochi nanosecondi, risultando significativamente più veloce rispetto agli SSD tradizionali.
Panmnesia ha sviluppato una serie di protocolli hardware e software necessari per sfruttare al meglio questo collegamento, condensando il tutto in un singolo controller. La tecnologia è stata pensata inizialmente per risolvere i problemi legati ai datacenter e alle applicazioni di intelligenza artificiale, dove la velocità di accesso ai dati è cruciale. Tuttavia, le implicazioni nel mondo consumer sono altrettanto interessanti.
Pensiamo, ad esempio, alle critiche rivolte a NVIDIA per la scarsa quantità di memoria a bordo delle ultime generazioni di GeForce RTX. Con il CXL GPU Image, sarebbe possibile espandere la memoria delle schede video utilizzando la RAM di sistema, migliorando significativamente le prestazioni senza dover necessariamente sostituire l’hardware esistente. Un aspetto fondamentale della tecnologia CXL GPU Image è la sua latenza estremamente bassa, che consente tempi di risposta rapidi e prestazioni elevate.
Questo è particolarmente importante in applicazioni che richiedono un’elaborazione rapida e simultanea di grandi quantità di dati, come l’intelligenza artificiale e il machine learning. La capacità di utilizzare la RAM di sistema come memoria aggiuntiva per la GPU potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono gestite queste applicazioni, offrendo maggiore flessibilità e scalabilità.
Nonostante i promettenti risultati iniziali, una delle sfide più grandi sarà convincere i produttori di GPU e schede video, come NVIDIA e AMD, ad adottare questa soluzione. La RAM a bordo delle schede video è generalmente molto più veloce rispetto a quella installata nelle motherboard comuni. Tuttavia, l’uso della RAM di sistema come buffer temporaneo potrebbe comunque offrire vantaggi significativi, soprattutto in scenari dove la memoria della GPU è insufficiente per gestire carichi di lavoro particolarmente intensi.
Il futuro delle schede video con memoria espandibile sembra promettente, ma ci sono ancora molte incognite da risolvere. La tecnologia CXL GPU Image potrebbe rappresentare una svolta importante nel settore, ma la sua adozione dipenderà dalla capacità di Panmnesia di convincere i principali attori del mercato a investire in questa innovazione. Se ciò dovesse accadere, potremmo assistere a una nuova era di schede video più potenti e flessibili, capaci di soddisfare le esigenze dei datacenter e degli utenti consumer più esigenti.