In vista della prossima Worldwide Developers Conference (WWDC) di Apple, prevista per il 10 giugno, emergono voci interessanti riguardo a nuovi sviluppi nel settore dell’intelligenza artificiale (AI) e nella gestione delle password. Secondo Bloomberg, Apple potrebbe annunciare una nuova applicazione chiamata “Passwords”, destinata a migliorare significativamente la gestione delle credenziali di accesso sui dispositivi Apple. Questa nuova app sarà parte integrante delle future versioni di iOS 18, iPadOS 18 e macOS 15, promettendo un’interfaccia user-friendly e funzionalità avanzate per la sincronizzazione e la gestione delle password. Parallelamente, Apple dovrebbe introdurre una suite AI denominata “Apple Intelligence”, che porterà funzionalità avanzate e opzionali come la generazione automatica di playlist, riepiloghi delle notizie e miglioramenti a Siri, tutti eseguiti localmente sui dispositivi per garantire la privacy degli utenti.
Apple potrebbe presto lanciare un’applicazione dedicata alla gestione delle password chiamata Passwords. Secondo Bloomberg, la nuova app sarà presentata il 10 giugno durante il keynote di apertura della Worldwide Developers Conference (WWDC), come parte integrante delle nuove versioni dei sistemi operativi iOS 18, iPadOS 18 e macOS 15. Passwords promette di migliorare significativamente la gestione delle credenziali di accesso a siti web e applicazioni, rendendola più accessibile e user-friendly per gli utenti Apple.
Fino a ora, la gestione delle password su dispositivi Apple è stata affidata a iCloud Keychain, un servizio integrato nel sistema operativo ma poco visibile. Le password vengono generate e memorizzate, ma l’accesso a queste informazioni è nascosto nelle impostazioni del sistema o accessibile solo durante il processo di login o tramite Safari. La nuova app Passwords cambierà radicalmente questa dinamica, offrendo un’interfaccia dedicata e facile da usare, simile a quella offerta da gestori di password di terze parti come 1Password e LastPass.
La nuova app Passwords sarà basata sull’attuale servizio iCloud Keychain e permetterà di generare, memorizzare e gestire le password in modo più efficiente. Una delle principali novità sarà la possibilità di sincronizzare le password tra diversi dispositivi Apple, inclusi iPhone, iPad, Mac e il nuovo Vision Pro. Inoltre, sarà possibile importare password da altri servizi di gestione delle password, facilitando la transizione per chi utilizza attualmente soluzioni di terze parti.
L’interfaccia dell’app Passwords includerà un elenco di login, suddivisi in categorie come account, reti Wi-Fi e Passkeys, quest’ultimo un sistema di sostituzione delle password che sfrutta Face ID e Touch ID per un accesso più sicuro e rapido. Come con altri gestori di password, i dati saranno compilati automaticamente nei siti web e nelle applicazioni al momento del login, semplificando notevolmente l’esperienza utente. Un’altra funzione importante sarà il supporto per i codici di verifica, rendendo Passwords anche un’app di autenticazione a due fattori simile a Google Authenticator. Questo permetterà agli utenti di generare e gestire i codici di verifica necessari per accedere in modo sicuro ai propri account online.
Passwords sarà compatibile non solo con i dispositivi Apple, ma anche con i computer basati su Windows, ampliando la sua utilità per chi utilizza un ecosistema misto di dispositivi. La sincronizzazione tra piattaforme diverse sarà gestita tramite iCloud, garantendo che le password siano sempre aggiornate e accessibili indipendentemente dal dispositivo utilizzato.
Il lancio di Passwords sarà solo una delle tante novità attese da Apple durante la WWDC 2024. L’evento sarà probabilmente dominato dalle nuove funzionalità di intelligenza artificiale che Apple ha sviluppato. Tra queste, si parla di riepiloghi delle notifiche basati sull’AI, editing fotografico istantaneo, la creazione di emoji personalizzati tramite intelligenza artificiale e una versione potenziata dell’assistente digitale Siri. Inoltre, Apple potrebbe annunciare una partnership con OpenAI per integrare il chatbot ChatGPT nei suoi servizi.
In vista della prossima Worldwide Developers Conference (WWDC) di Apple, prevista per il 10 giugno, emergono voci interessanti riguardo a un potenziale nuovo sviluppo dell’azienda di Cupertino nel settore dell’intelligenza artificiale (AI). Secondo il noto giornalista Mark Gurman di Bloomberg, Apple dovrebbe annunciare una suite AI denominata “Apple Intelligence“. Questa suite sarà integrata nei futuri aggiornamenti di iOS 18, macOS 18 e iPadOS 18, promettendo di introdurre funzionalità avanzate che migliorano l’esperienza utente in vari ambiti. La particolarità di “Apple Intelligence” risiede nel fatto che tutte le sue funzionalità saranno opzionali, permettendo agli utenti di attivarle solo se lo desiderano, evitando quindi qualsiasi imposizione sistemica.
Tra le funzionalità attese troviamo la generazione automatica di playlist in Apple Music, transizioni più fluide tra applicazioni, riepiloghi delle notizie generati dall’intelligenza artificiale, creazione automatica di diapositive per Keynote, scrittura più rapida in Pages, suggerimenti per le risposte ai messaggi, registrazione e trascrizione audio tramite Notes, e miglioramenti significativi a Siri.
Quest’ultimo punto è particolarmente interessante, soprattutto alla luce delle voci che suggeriscono trattative tra Apple e OpenAI per integrare ChatGPT nei dispositivi Apple, rendendo Siri più simile ai moderni chatbot conversazionali. Le funzionalità AI saranno eseguite localmente sui dispositivi (on-device), garantendo che nessun dato venga inviato ai server di Apple, in linea con la forte attenzione dell’azienda alla privacy degli utenti. Tuttavia, per le funzioni più complesse, potrebbe essere necessario l’uso di server remoti, data la maggiore capacità di elaborazione richiesta.
Non tutti i dispositivi Apple potranno beneficiare di queste nuove funzionalità AI. Sembra infatti che solo i modelli più recenti, come l’iPhone 15, il prossimo iPhone 16, e i MacBook con chip M1, saranno compatibili, grazie ai loro componenti più potenti rispetto alle generazioni precedenti. Questo approccio è simile a quello adottato da Samsung, dove le funzioni AI variano notevolmente tra modelli di fascia alta come il Galaxy S24 Ultra e dispositivi più economici come il Galaxy A34. Gurman ha inoltre anticipato che la sezione dedicata all’intelligenza artificiale potrebbe occupare circa metà dell’intera durata della conferenza.