"Supersex", la nuova serie Netflix su Rocco Siffredi

Dopo la presentazione all'estero, è finalmente arrivata su Netflix la serie tv "Supersex", composta da 7 episodi, dedicata alla vita del pornodivo Rocco Siffredi.

"Supersex", la nuova serie Netflix su Rocco Siffredi

E’ stata presentata al festival del cinema di Berlino ed è una delle serie tv più attese dal pubblico italiano; stiamo parlando di “Supersex“, visibile da oggi 6 marzo su Netflix. E’ ispirata alla vita e alla carriera del pornodivo Rocco Siffredi, Rocco Tano all’anagrafe. E’ composta da 7 episodi, il titolo è tutto un programma e rende bene l’idea.

La serie si concentra dunque su Rocco Tano e sui suoi aspetti emotivi; il piccolo Rocco – che proviene precisamente da Ortona, cittadina che si trova in provincia di Chieti (Abruzzo) – da bambino ha due amori: il primo è Tommaso, suo fratello maggiore che è fidanzato con la ragazza più desiderata del paese, Lucia (negli episodi interpretata da Jasmine Trinca); l’altro è il fumetto pornografico chiamato appunto Supersex, che darà il nome alla serie.

Il piccolo Rocco da Ortona non sa che in futuro diverrà il più famoso pornodivo (maschile) al mondo. Rocco, grazie al suo superpotere si salverà, questo lo farà fuggire dal difficile ambiente dal quale proviene, il tutto gli costerà tuttavia tante rinunce, il duro prezzo da pagare. Oggi comunque Rocco Tano è sposato con Rosa Caracciolo e dal loro matrimonio sono nati due figli: Lorenzo e Leonardo.

Si ricorda che oltre al protagonista Alessandro Borghi, che interpreta Rocco da grande, Saul Nanni è un altro attore principale dell’importante cast e sarebbe Rocco da piccolo, quando è soltanto un ragazzo; tra gli altri attori primari presenti troviamo anche Adriano Giannini nei panni del fratello Tommaso e poi tanti altri attori secondari.

Borghi, ai microfoni di Sky, dice che spesso è difficile parlare di sesso in Italia, rappresenta ancora un tabù per il nostro Paese e secondo l’attore romano la motivazione che sta dietro questa difficoltà è la paura di essere giudicati, altrimenti, continua, è impossibile che non piaccia, è come se non piacesse la Coca Cola o la Nutella. Borghi afferma che aver avuto il ruolo di Siffredi, dunque, è stato tutto fuorché semplice per lui.

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