L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha multato Meta, la società che controlla Facebook e Instagram, per 5,85 milioni di euro per aver diffuso pubblicità al gioco d’azzardo.
La multa è stata comminata a seguito di un procedimento avviato come conseguenza di numerose segnalazioni giunte all’Autorità. L’accertamento ha riguardato la presenza di contenuti di promozione o comunque di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, su 18 profili/account (5 su Instagram e 13 su Facebook), nonché di 32 contenuti “sponsorizzati”, ossia diffusi dietro pagamento sui predetti social media, atti a promuovere e/o pubblicizzare attraverso video e immagini attività di gioco e scommesse online con vincite in denaro.
La pratica è vietata dall’articolo 9 del decreto-legge n. 87 del 12 luglio 2018 (convertito in legge 96 del 9 agosto 2018), altresì conosciuto come Decreto Dignità. L’ammontare della sanzione viene stabilito dal Decreto stesso: “5% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità e in ogni caso non inferiore, per ogni violazione, per euro 50.000”.
Nel caso dei contenuti sponsorizzati, Meta è stata ritenuta responsabile non solo per aver ospitato i contenuti, ma anche per averli promossi attivamente. Nel caso degli account, invece, Meta ha rimosso i contenuti sanzionati solo dopo aver ricevuto la notifica dall’AGCOM. Non è chiaro perché Meta non abbia provveduto a rimuovere tutti gli account violatori.
La multa a Meta è la terza comminata dall’AGCOM per pubblicità al gioco d’azzardo nel giro di pochi giorni. Lo scorso 19 dicembre, l’Autorità aveva multato Google per 3,5 milioni di euro e Twitch per 2 milioni di euro. Le multe comminate dall’AGCOM testimoniano la crescente attenzione delle autorità di regolamentazione alla diffusione di pubblicità al gioco d’azzardo online, che può rappresentare un rischio per i consumatori, soprattutto i più giovani e vulnerabili.
La multa a Meta avrà diverse conseguenze per la società. Innanzitutto, dovrà pagare una somma di denaro significativa, che potrebbe pesare sui suoi conti economici. In secondo luogo, la multa potrebbe danneggiare la reputazione di Meta, che potrebbe essere percepita come meno attenta ai temi della tutela dei consumatori. Infine, la multa potrebbe portare Meta a rivedere le sue politiche di moderazione dei contenuti, per evitare di incorrere in ulteriori sanzioni. Il Decreto Dignità ha introdotto una serie di misure per contrastare la pubblicità al gioco d’azzardo, tra cui:
- Il divieto di diffusione di pubblicità al gioco d’azzardo sui social media, sui siti web e sulle app di minori di 18 anni.
- Il divieto di diffusione di pubblicità al gioco d’azzardo in orari sensibili, ovvero dalle 7 alle 21.
- L’obbligo di indicare chiaramente il carattere promozionale dei contenuti pubblicitari al gioco d’azzardo.
Le misure introdotte dal Decreto Dignità hanno avuto un impatto significativo sulla diffusione di pubblicità al gioco d’azzardo, che è diminuita in modo significativo. Tuttavia, il fenomeno non è ancora stato completamente debellato, come testimoniano le multe comminate dall’AGCOM a Meta, Google e Twitch. È quindi probabile che le autorità di regolamentazione continueranno a monitorare la situazione e a intervenire con sanzioni nei casi di violazione delle norme.