Dal 14 dicembre è disponibile su Prime Video il docufilm di Achille Lauro dal titolo Ragazzi madre – L’Iliade. Il cantautore narra 10 ani della sua carriera e ripercorre il periodo passato con il fratello in una comune che si trovava alla periferia di Roma. Le sue confessioni sono molto forti e alcune sono anche inedite.
Riservato e timido, non ha mai avuto un rapporto con il padre, cosa che lo ha segnato moltissimo. All’età di 13 anni lui e il fratello vennero allontananti dalla famiglia e andarono a vivere con persone più grandi di loro, fra cui c’erano delinquenti e pregiudicati. Sin da ragazzino sognava di avere fra le mani tutto quello che desiderava, ma non l’aveva e per questo andava a rubare.
A 14 anni gli bastava però avere in mano 50 euro per sentirsi ricco e quando capì come procurarseli continuò per diverso tempo. Era compiaciuto di quello che otteneva e all’inizio non aveva timore di perdersi. Quando però capì che quella strada non avrebbe portato nulla di buono nel suo futuro e vide alcuni amici avere seri problemi con la legge, altri morire, Lauro si rese conto che doveva cambiare vita e così cominciò a scrivere.
Solo scrivendo si sfogava e stava bene e oggi può affermare con profonda convinzione che la musica lo ha salvato. Il cantautore ha deciso che non voleva fare le fine di tante persone che aveva incontrato in quella comune e da lì gettò le basi del suo successo.
In questo docufilm Achille apre il cuore e confessa i suoi trascorsi con molta naturalezza, senza finzioni e mettendo in guardia tanti giovani che come lui hanno attraversato le stesse difficoltà. Ad oggi Lauro si dedica a numerose attività che hanno come obiettivo quello di far comprendere ai ragazzi che la musica può fare molto.