Google: problemi estensioni Chrome e su YouTube

Google ha annunciato che a partire da giugno 2024 disabiliterà le estensioni di Chrome che supportano la specifica API nota come Manifest V2. Nel frattempo, anche a YouTube le cose non vanno tanto bene.

Google: problemi estensioni Chrome e su YouTube

Google, coinvolta anche in un curioso problema che riguarda YouTube, ha avvertito gli sviluppatori che a partire da giugno 2024 inizierà a disabilitare alcune estensioni “obsolete” nel suo browser Chrome. Più specificamente, nelle build numero 127 di Chrome Dev, Canary e Beta, Google inizierà a disabilitare le estensioni che supportano la specifica API nota come Manifest V2.

Inoltre, gli utenti non potranno installare queste estensioni dal Chrome Web Store. La rimozione del supporto per Manifest V2 sta attirando dure critiche nei confronti di Google da parte di molti sviluppatori, inclusi gli sviluppatori del browser Opera, Brave e Vivaldi. Il fatto è che Manifest V3 limita i blocchi pubblicitari, i software antivirus, il controllo genitori e altre estensioni ponendo l’accento sulla privacy. Pertanto, anche se lo sviluppatore aggiorna l’estensione per soddisfare i requisiti di Manifest V3, la funzionalità potrebbe essere notevolmente ridotta.

Attualmente, i blocchi degli annunci sono generalmente conformi a Manifest V2 in termini, ad esempio, di controllo delle pagine per i contenuti che devono essere filtrati. Google ritiene che questa API dia troppo potere agli sviluppatori di estensioni: gli stessi strumenti possono essere utilizzati non solo per bloccare fastidiose pubblicità, ma anche per rubare o addirittura modificare dati riservati nel profilo utente. Ricordiamo che Google ha già posticipato più volte la scadenza per la fine del supporto a Chrome Manifest V2. Il piano originale era di rendere Chrome Manifest V3 obbligatorio a partire da gennaio 2023 e poi obbligatorio a partire da gennaio 2024. Ora Manifest V3 è supportato in un modo o nell’altro non solo da Chrome, ma anche dai browser: Edge, Firefox e Safari.

Passando alla seconda novità non piacevole che riguarda Google, è d’uopo parlare di quanto stia accadendo a YouTube. Alcuni visitatori della piattaforma video in questione hanno notato che il caricamento dei video impiega molto più tempo del solito. Sembra che le vittime non utilizzino Google Chrome o Microsoft Edge, ma altri browser di terze parti come Firefox, Vivaldi, Opera e così via. Gli utenti si lamentano del caricamento lento della pagina quando avviano un video su YouTube. Questo ritardo può richiedere diversi secondi prima che vengano caricati il ​​contenuto video effettivo e la pagina in cui è pubblicato. In verità, il problema non riguarda tutti gli utenti di Firefox o Vivaldi.

Per rimediare, a volte, tutto ciò che devi fare per gestire strani ritardi è provare a scaricare YouTube in modalità di navigazione in incognito. Un’altra soluzione è guardare i video esclusivamente su un dispositivo mobile. Come altra soluzione temporanea, gHacks suggerisce di modificare un parametro come lo User-Agent (stringa di identificazione dell’applicazione client) utilizzando una delle tante soluzioni User-Agent Switcher. Quindi YouTube inizierà a confondere il tuo browser con Chrome.

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