Una storia che sembrava essere ormai giunta al termine, è tornata a risplendere nella comunità di San Zenone, grazie all’instancabile lavoro dei carabinieri. Il quadro della “Madonna del Carmine“, opera di un pittore anonimo datata al 1730, rubato ben 47 anni fa dalla chiesetta di Villa Rubelli, è stato ritrovato nella capitale italiana e riconsegnato alla parrocchia di San Zenone.
L’incredibile ritrovamento è stato possibile grazie all’insolita scoperta del dipinto su un sito di aste online. Un evento che ha immediatamente destato entusiasmo tra i residenti di San Zenone, desiderosi di riavere l’opera d’arte che per anni è stata oggetto di affetto e venerazione.
Il parroco, don Paolo Cecchetto, insieme al sindaco Fabio Marin, si è recato a Roma per riportare a casa il quadro, ma ha sottolineato l’importanza di agire con prudenza: “Fino a quando non sarà terminato l’iter degli esperti della Curia, dobbiamo stare con i piedi per terra.” Don Paolo è ben consapevole dell’oscuro mondo delle falsificazioni e delle truffe che circonda l’arte, e quindi è prudente nell’abbassare le aspettative: “La cosa certa è che questo quadro l’abbiamo già portato da Roma a Treviso“.
Il noto esperto d’arte e collezionista Fiorenzo Silvestri ha condiviso ricordi del furto del quadro, una rappresentazione della Vergine con il bambino che tiene le “pazienze,” sottolineando l’importanza che questa opera aveva per i residenti di San Zenone. Il fatto che una copia del quadro fosse stata commissionata testimonia il legame affettivo della comunità con l’opera.
Monsignor Fraccaro aveva dedicato particolare attenzione alla venerazione della Vergine, persino istituendo una festa in suo onore il 16 luglio. L’auspicio è che il quadro ritrovato sia autentico e che, in tal caso, possa essere restituito a San Zenone, dando nuova linfa alla celebrazione della sagra e all’intero contesto religioso e culturale della comunità.
L’entusiasmo è palpabile, ma l’attesa è altrettanto presente in quanto la comunità sanzenonese è ansiosa di apprendere ulteriori dettagli su questa opera d’arte. Se si confermasse l’originalità del quadro, sarebbe un importante dono per la comunità, sia da un punto di vista religioso che culturale. La speranza è che questa straordinaria vicenda possa infondere nuova vita alla devozione alla “Madonna del Carmine” e alla comunità di San Zenone.