Quando “Shrek” fece il suo esordio nel cinema agli inizi degli anni 2000 fece subito storia la sua prima scena di presentazione, nella quale esce dalla sua latrina dopo essersi pulito con le pagine di un libro di fiabe sulle note del brano “All Star” degli Smash Mouth. Oggi il mondo della musica dice addio a Steve Harwell, ex frontman della band.
Il cantante aveva 56 anni, ed il suo decesso è avvenuto lunedì 4 settembre nella sua casa di Boise, Idaho, per una insufficienza epatica. A confermarlo alla stampa americana è stato il manager della band, Robert Hayes, che domenica aveva annunciato che Steve stava male e gli rimaneva poco tempo.
Gli Smash Mouth, che Steve aveva lasciato due anni fa, hanno reso omaggio al loro ex compagno di band tramite un post su Instagram poco dopo la diffusione della notizia. “Steve Harwell era un vero originale americano“, hanno scritto. “Steve dovrebbe essere ricordato per la sua concentrazione incrollabile e la determinazione appassionata nel raggiungere le vette della celebrità del pop.
A rendere ancora più incredibile il suo successo, dice la band, è “il fatto che abbia raggiunto questo obiettivo quasi impossibile con un‘esperienza musicale molto limitata. I suoi unici strumenti erano il suo fascino e carisma irrefrenabili, la sua ambizione spericolata e senza paura e i suoi cajones enormi“.
Oltre ad “All Star”, la colonna sonora di “Shrek” rese famosa anche la loro cover di “I’m a Believer” dei Monkees. “Steve ha vissuto una vita a tutto gas al 100%. Bruciando brillantemente attraverso l’universo prima di spegnersi”, conclude la band. “Buonanotte Heevo Veev. Riposa in pace sapendo che hai mirato alle stelle e hai colpito magicamente il tuo obiettivo“.
Nel corso degli anni, il cantante ha iniziato ad avere gravi problemi di salute dovuti alle dipendenze, culminando in una cardiomiopatia. Harwell lascia la sua fidanzata Esther Campbell. Era anche il padre di un figlio, Presley Scott, che perse la vita da bambino per complicazioni dovute alla leucemia linfocitica acuta nel 2001.