Il generale Roberto Vannacci è balzato agli onori della cronaca per la pubblicazione di un libro autoprodotto dal titolo Il mondo contrario dove si scaglia contro le persone omosessuali, gli ambientalisti e molto altro. Nonostante le critiche che gli sono piovute addosso, continua a rimarcare il suo pensiero in merito al libro del quale non si pente di nulla, come racconta lui stesso.
In seguito a queste esternazioni, l’esercito dello Stato maggiore lo ha destituito dalla sua posizione. Nell’intervista che ha concesso a Hoara Borselli su Liberi, Vannacci continua a difendere le sue idee affermando che non cambierebbe nulla, eccezion fatta forse per la punteggiatura. Riguardo poi al suo pensiero sugli omosessuali che ha definito non “normali”, continua a dire che non cambierebbe nulla.
Riguardo proprio l’omosessualità, rincara la dose affermando: “Io non ho alcun pregiudizio sugli omosessuali. Quello che mi dà fastidio è la sovrarappresentazione di questo fenomeno. Anche per una questione naturale l’umanità si deve riprodurre. L’omosessualità, proprio per una ragione naturale, rimarrà sempre nell’ambito delle minoranze”.
La cosa che lo sconcerta è il fatto che si debba annullare la differenza uomo-donna dal momento che, a suo dire, non è un concetto corrispondente alla realtà. Secondo Vannacci, non è vero che non ci siano differenze, ma vi è una differenziazione che riguarda sia l’aspetto fisiologico che mentale tra i due sessi. I pensieri della donna sono diversi da quelli di un uomo e sarebbe un bene, altrimenti si andrebbe incontro a monotonia.
In seguito a queste affermazioni, è stato trattato come “il mostro di Firenze”. Riguardo agli omosessuali, ritiene che siano dei privilegiati e intoccabili. Ritiene di non aver offeso nessuno e non ha usato un linguaggio volgare che potesse essere offensivo. Si difende affermando che il suo mestiere è un altro: “Non sono uno scrittore, ma un soldato. Non credo ci si potesse aspettare una grande capacità stilistica e sicuramente la mia è una scrittura da strada, qualcuno ha detto da caserma: a me questo va benissimo, perché io ho vissuto la mia vita in una caserma”.