YouTube Music e Google Meet: tra novità e problemi

YouTube Music sta introducendo i commenti sulle canzoni e i podcast, mentre Google Meet ha risolto il problema delle chiamate di gruppo con audio scadente.

YouTube Music e Google Meet: tra novità e problemi

Google è una delle aziende più influenti nel campo della tecnologia, ma non è immune da errori e problemi. Alcune volte, le sue decisioni possono creare confusione o frustrazione tra gli utenti, soprattutto quando riguardano servizi molto usati e apprezzati. In questo articolo vi parleremo di due casi che riguardano YouTube Music e Google Meet, due servizi di video e audio che Google sta cercando di migliorare, ma che hanno incontrato alcune difficoltà. Il primo caso riguarda l’aggiunta dei commenti su YouTube Music, una funzionalità che potrebbe rendere il servizio più sociale e divertente, ma che potrebbe anche generare polemiche o spam. Il secondo caso riguarda il malfunzionamento delle chiamate di gruppo di Google Meet, una funzionalità che usa ancora la tecnologia di Google Duo, ma che ha causato problemi di qualità audio per una settimana intera.

Google ha due servizi di videochiamata principali: Google Meet e Google Duo. Il primo è pensato per le riunioni online, il secondo per le chiamate personali. Tuttavia, la distinzione tra i due non è sempre chiara, soprattutto dopo che Google ha deciso di integrare alcune funzionalità di Duo in Meet. Una di queste funzionalità è la possibilità di effettuare chiamate di gruppo dirette senza dover creare un link di Meet. Queste chiamate, che usano ancora la tecnologia di Duo, sono state però afflitte da un grave problema tecnico che ha compromesso la qualità audio per una settimana intera. Il problema, che ha colpito tutti i tipi di dispositivi (iOS, Android, Web), si manifestava con un rumore metallico in sottofondo che rendeva difficile capire le parole degli interlocutori. Le chiamate individuali o le riunioni di Meet non erano invece interessate.

Google ha ammesso che il problema era dovuto a un errore nella configurazione dell’analisi dell’audio e ha annunciato di averlo risolto oggi, dopo sette giorni di disagi per gli utenti. La società ha promesso di fornire un rapporto dettagliato sull’incidente, ma nel frattempo resta la domanda: perché Google non ha ancora unificato i suoi servizi di videochiamata in uno solo? Perché mantenere due app separate, una delle quali (Duo) sembra destinata a scomparire? Forse Google dovrebbe prendere una decisione definitiva sul futuro delle sue videochiamate e semplificare la vita ai suoi utenti, che al momento devono scegliere tra Meet e Duo a seconda del contesto e della funzionalità desiderata.

Passando alla seconda novità di questo breve recap in salsa Google, YouTube Music continua a migliorare la sua esperienza utente con nuove funzionalità e cambiamenti estetici. L’ultima novità riguarda la possibilità di commentare le canzoni e i podcast direttamente dall’app, senza dover passare alla versione video su YouTube. Alcuni utenti stanno infatti notando una nuova opzionecommenti” tra i pulsanti di valutazione e di salvataggio nella barra delle azioni in basso.

Toccando su questa opzione, si apre una schermata simile a quella dell’app principale di YouTube, dove si possono leggere e scrivere i commenti degli altri utenti. I commenti sono disponibili sia per i video caricati dagli utenti che per quelli ufficiali degli artisti, sia per le tracce musicali generate automaticamente da YouTube Music che mostrano solo la copertina dell’album.

In questo caso, la possibilità di commentare dipende dalle impostazioni del canale dell’artista. Questa funzionalità potrebbe rendere YouTube Music più interessante e coinvolgente rispetto ai suoi concorrenti, come Spotify e Apple Music, che non offrono la possibilità di discutere della musica con altri appassionati. Potrebbe anche aiutare YouTube Music a promuovere la sua offerta di podcast, creando una maggiore interazione tra gli ascoltatori e i creatori. I commenti su YouTube Music non sono ancora disponibili per tutti gli utenti, ma sembrano essere in fase di test. Lo stesso vale per il nuovo design della schermata di riproduzione in corso, che presenta un aspetto più moderno e pulito.

 

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