Twitter mostra annunci neo-nazisti a migliaia di utenti in Europa

Twitter ha violato le leggi anti-odio mostrando annunci di un gruppo neo-nazista a utenti in Germania, Francia e Italia. Gli annunci, rimossi dopo la segnalazione di un giornalista, invitavano a visitare il sito web del gruppo Der Dritte Weg.

Twitter mostra annunci neo-nazisti a migliaia di utenti in Europa

Twitter ha ammesso di aver mostrato annunci pubblicitari di propaganda neo-nazista a migliaia di utenti in Germania, Francia e Italia, violando le leggi contro l’incitamento all’astio in quei paesi.

Gli annunci, che promuovevano il sito web di un gruppo oltranzista chiamato Der Dritte Weg (La Terza Via), sono stati rimossi dopo che un giornalista tedesco li ha segnalati. Il gruppo Der Dritte Weg è noto per le sue posizioni anti-immigrazione, anti-Israele e anti-democrazia, e per la sua glorificazione del nazismo.

Il suo sito web contiene slogan come “Germania per i tedeschi” e “Fuori gli stranieri“. Il gruppo è stato anche coinvolto in manifestazioni violente e aggressioni contro rifugiati e attivisti. Secondo il rapporto del giornalista tedesco Marvin Oppong, gli annunci di Twitter sono stati visti da almeno 17.000 utenti tra il 6 e il 13 giugno. Gli annunci invitavano gli utenti a visitare il sito web del gruppo e a partecipare alle sue attività.

Oppong ha dichiarato di aver contattato Twitter per chiedere spiegazioni, ma non ha ricevuto alcuna risposta. Twitter ha poi rilasciato una dichiarazione in cui si scusava per l’errore e affermava di aver sospeso l’account pubblicitario del gruppo. Twitter ha anche detto di aver rimborsato i soldi spesi dal gruppo per gli annunci e di aver avviato un’indagine interna per capire come sia potuto accadere. Twitter ha sottolineato che la sua politica pubblicitaria vieta qualsiasi contenuto che promuova l’avversione, la veemenza o la discriminazione basata su razza, etnia, religione, orientamento sessuale o altre caratteristiche protette.

Twitter ha anche detto di avere dei meccanismi per rilevare e bloccare gli annunci che violano queste regole, ma che in questo caso sono stati elusi. Il caso solleva delle domande sulla responsabilità di Twitter e delle altre piattaforme sociali nel prevenire la diffusione di messaggi oltranzisti e illegali.

In alcuni paesi europei, come la Germania, le aziende tecnologiche sono tenute a rimuovere i contenuti che incitano all’odio entro 24 ore dalla segnalazione, altrimenti rischiano multe salate. Tuttavia, sembra che queste norme non si applichino agli annunci pubblicitari, che possono raggiungere un pubblico più ampio e influente. Alcuni esperti hanno suggerito che Twitter e le altre piattaforme dovrebbero essere più trasparenti sui criteri e sui processi che usano per approvare o rifiutare gli annunci pubblicitari, e che dovrebbero essere sottoposti a una maggiore supervisione da parte delle autorità competenti. Altri hanno sostenuto che le piattaforme dovrebbero essere più proattive nel monitorare e rimuovere i contenuti nocivi, anche se non sono segnalati dagli utenti. In ogni caso, il fatto che Twitter abbia permesso la diffusione di propaganda neo-nazista mostra che c’è ancora molto lavoro da fare per garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti umani online.

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