Meta: partiti altri licenziamenti, Horizon Worlds aperta agli adolescenti

Nel mentre viene deciso di aprire l'app Horizon Worlds pure agli adolescenti, seppur in pochi paesi, Meta avrebbe fatto partire una nuova, massiccia, ondata di licenziamenti.

Meta: partiti altri licenziamenti, Horizon Worlds aperta agli adolescenti

Dopo una piccola pausa, si torna a parlare di licenziamenti per Meta che sta sollevando polemiche anche per una sua controversa scelta in fatto di realtà virtuale. 

Secondo il Wall Street Journal, ad Ottobre Meta aveva ottenuto solo 200.000 utenti attivi sul suo social virtuale Horizon Worlds, il che era al di sotto dei 500.000 utenti attivi che si meditava e si ambiva a ottenere entro fine anno. Forse per rimpolpare questi numeri, andando in barba ai timori di genitori, esperti e istituzioni, Meta ha annunciato che, negli USA e in Canada, aprirà l’app Horizon Worlds anche agli adolescenti. Nel comunicato fornito, viene spiegato che vi saranno “impostazioni predefinite di sicurezza” e una “robusta serie di protezioni adeguate all’età“.

Ciò non ha sedato le polemiche, inevitabilmente sorte dopo tale annuncio. Fairplay (ex Campaign for a Commercial-Free Childhood) un gruppo di sanitari, educatori, genitori e professionisti che intende limitare l’impatto della cultura commerciale sui bambini ha stigmatizzato la scelta di Menlo Park come la scelta di “ancora una volta anteporre i suoi profitti alla sicurezza dei giovani“.

Dopo i passati 10.000 licenziamenti, si era  parlato di una nuova ondata di siluramenti, cosa che, per Vox, starebbe appunto verificandosi in queste ore. Si partirebbe con 4.000 licenziamenti di ruoli tecnici nelle divisioni Facebook, Instagram, WhatsApp e Reality Labs: in tal senso, la nota di licenziamento sarebbe stata già consegnata ai dipendenti che operano nel Nord America e, poi, vi saranno tempistiche diversi per coloro che sono impiegati negli altri paesi.

Seguiranno a Maggio licenziamenti anche in altre aree, sino ad arrivare a 10.000 unità in meno. Il mese scorso lo stesso Zuckerbertg aveva prospettato tempi duri, con la messa da parte dei progetti meno prioritari, la riduzione dimensionale delle organizzazioni e un calo nei tassi di assunzione. Va detto però che non è la sola Meta a segar via dipendenti. Qualcosa del genere stanno facendo anche altri marchi, come Google, Microsoft, Spotify, Disney, ed Ericsson: da inizio anno, ad esempio, Amazon ha lasciato a casa in totale qualcosa come 27.000 persone. 

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