YouTube, facendo seguito a quanto promesso a Gennaio, ha rivisto le sue policy relative alle volgarità pronunciate durante i video, che portavano alla relativa de-monetizzazione, anche retroattiva per i video condivisi prima della loro entrata in vigore, in quel di Novembre.
All’epoca, YouTube di Google aveva stabilito che un video poteva essere de-monetizzato se conteneva parolacce entro i primi 15 secondi, e se ne venivano usate molte (ma non veniva precisato esattamente quante) in tutto il video. Tale misura, retroattiva, aveva privato della possibilità di esibire annunci remunerativi diversi video che prima erano idonei, con conseguenti polemiche da parte dei creators e dei gamers che condividevano su YouTube le loro partite.
Come promesso, YouTube ha analizzato il modo in cui le nuove regole erano state applicate, convenendo che le stesse avevano portato a un approccio più rigoroso di quanto fosse in animo attuare effettivamente. Ciò, però, non ha portato a una completa retromarcia, ma solo a una parziale revisioni delle policy delle volgarità, che mantengono un certo grado di ambiguità e confusione.
Nello specifico, secondo quanto spiega l’account Creator Insider, laddove prima non era così, d’ora innanzi i creators saranno ancora idonei a pubblicare “alcuni annunci” nel caso proferiscano “volgarità più forti” nei primi 7 secondi. Anche dopo i primi 7 secondi, i video che usano parolacce, forti o moderate, rimarranno monetizzabili, con l’eccezione “che non vengano utilizzate ripetutamente per la maggior parte del video (anche qui non viene precisato il concetto, ndr)”.
Nel caso di parolacce e volgarità nelle miniature e nei titoli, come in precedenza, si subirà la de-monetizzazione e non si potranno pubblicare annunci. Diversamente da prima, invece, si potranno pubblicare annunci completi pur usando volgarità nelle basi musicali, nella musica di sottofondo, e in quella intro od outro. Soprattutto, le nuove regole non pongono tutte le volgarità sullo stesso piano visto che sono considerate volgarità moderate l’uso di termini come “str*nzo”, “m*rda”, “cogli*ne, mentre vengono considerate volgarità più forti parole come “fu*k”. Secondo Google, le nuove regola sono in vigore dal 7 Marzo e, entro il 10, verranno riconsiderate i video prima demonetizzati, che torneranno a pubblicare annunci in caso di idoneità, a meno che non violino altre regole in merito ai contenuti considerati idonei per gli inserzionisti.