Facebook scarica intenzionalmente la batteria degli smartphone: ecco perché

Secondo la denuncia di un ex dipendente di Meta, il colosso dei social scaricherebbe intenzionalmente la batteria degli smartphone degli utenti per condurre dei test "negativi" in favore di Facebook.

Facebook scarica intenzionalmente la batteria degli smartphone: ecco perché

Contrariamente a quel che si crede, molte social di social media, tra cui Meta, sono in grado di scaricare intenzionalmente gli smartphone degli utenti, per eseguire dei test. Questa è la convinzione dell’avvocato Dan Kaiser, che ha condiviso la sua indignazione al quotidiano americano New York Post.

Dan Kaiser ha maturato tali convinzioni nel difendere George Hayward, un giovane (33 anni) scienziato dei dati assunto da Meta nel 2019 con un contratto a sei cifre, per occuparsi di Messenger che, secondo il Digital 2021 Global Overview Report, ha 1,3 miliardi di utenti in tutto il mondo, risultando al 4° posto tra le app social più usate al mondo. Nel corso del suo lavoro, Hyward si è visto consegnare un documento nel quale veniva menzionata l’abitudine di scaricare surrettiziamente la batteria dello smartphone degli utenti per eseguire dei test su Facebook.

Tali test avrebbero permesso di appurare problematiche in merito a routine come il caricamento delle immagini, o in relazione alla velocità di caricamento dell’app. Hayward, nel leggere tutto ciò, definì il documento “orribile” e, ritenendo tali pratiche illegali, fece presente la cosa al suo manager, evidenziando come si trattasse di una pratica potenzialmente dannosa per alcuni utenti che, in situazioni critiche, ad esempio nel rivolgersi ai soccorritori o alle forze dell’ordine, avrebbero potuto aver bisogno di poter comunicare senza preoccuparsi che qualcuno gli stesse scaricando il telefono.

Secondo il data scientist Hayward, non è chiaro quanti utenti siano stati danneggiati da quelli che sono chiamati “test negativi“, ma è probabile che Meta non sia nuova a pratiche del genere, visto che gli era stato fornito un documento che, intitolato “Come eseguire test negativi ponderati“, forniva vari esempi specifici di questi test in corso. 

La conseguenza di tali rimostranze si ebbe col licenziamento di Hayward, che fece causa a Meta presso il tribunale federale di Manhattan per “essere stato licenziato a novembre per aver rifiutato partecipare a test negativi“. In seguito, Hayward ha ritirato la denuncia perché, da vincoli contrattuali, è tenuto a risolvere le controversie con la sua azienda tramite un arbitrato

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