Il mondo della musica dance elettronica piange la morte di Maxi Jazz, il musicista britannico conosciuto per essere stato il cantante del gruppo dance Faithless. Ad annunciare la scomparsa del cantante è stata la stessa band, tramite un comunicato pubblicato in un post di Facebook sulla loro pagina ufficiale.
Maxi Jazz, nome d’arte di Maxwell Fraser, aveva 65 anni. È morto pacificamente nel sonno venerdì notte nella sua casa di Londra, secondo quando scritto dai Faithless, che non hanno al momento confermato la causa della sua scomparsa. “Abbiamo il cuore spezzato nel dire che Maxi Jazz è morto la scorsa notte“, ha pubblicato la band sabato sul proprio account Facebook.
“Era un uomo che ha cambiato le nostre vite in tanti modi. Ha dato il giusto significato e messaggio alla nostra musica“, scrive il gruppo. “Era anche un adorabile essere umano, che aveva tempo per tutti ed una saggezza profonda e accessibile. È stato un onore e, naturalmente, un vero piacere lavorare con lui”, continua il messaggio.
“Era un brillante paroliere, un DJ, un buddista, una magnifica presenza scenica, amante delle auto, chiacchierone senza fine, bella persona, bussola morale e genio“. Jazz ha fondato i Faithless con i compagni di band Jamie Catto, Rollo Armstrong e Sister Bliss nel 1995. La band ha ottenuto il successo grazie a canzoni iconiche come l’inno dance degli anni ’90 “Insomnia” e “God is a DJ“. Maxi aveva anche collaborato con altri artisti, incidendo ad esempio nel 2002 con Robbie Williams ed i 1 Giant Leap il singolo “My Culture“.
La band ha pubblicato il loro primo album, “Reverence”, nel 1996, e con la formazione originale ha proseguito negli anni arrivando a pubblicare altri cinque dischi. Nel 2016 Jazz lasciò i Faithless, ma la band ha continuato la sua attività senza di lui, pubblicato nel 2020 “All Blessed”, il loro settimo album.