Stanno nascendo delle prime incomprensioni tra Wilma Goich e Patrizia Rossetti, due delle concorrenti della settima edizione del “Grande Fratello Vip” in onda su Canale 5. Entrambe sin dal primo istante hanno stretto una bella amicizia nella Casa, mostrandosi affiatate su vari argomenti.
Nel corso della loro avventura però si sono rese protagoniste anche di alcuni gesti definiti dal pubblico da cattivo gusto. L’esempio più lampante è sicuramente quello legato a Marco Bellavia ove entrambe, insieme a quasi tutti gli altri vipponi, hanno girato le spalle all’ex conduttore di “Bim bum bam” senza cercare di dargli una mano.
La lite tra Wilma Goich e Patrizia Rossetti
La regina delle televendite però sembra non aver apprezzato molto l’ultima figuraccia fatta nei confronti di Micol Incorvaia. Durante la settimana lei, insieme a Wilma, l’hanno accusato di essere una ragazza così brutta da essere “insco**bile”, costringendo a far intervenire la sorella Clizia sia sui social network che poi in diretta con un’ospitata lo scorso lunedì.
“Abbiamo fatto una figura di me**a, siamo state delle vere stupide. Abbiamo fatto dei commenti cretini” ha affermato con decisione Patrizia come riportato testualmente dal sito “Fanpage” per poi parlare di Wilma: “Mi volevo sotterrare sotto al van per la vergogna. Che figuraccia che abbiamo fatto“.
Il suo sfogo però non termina qui e rivela di aver fatto tutto questo per una presunta gelosia provata da Wilma nei confronti di Daniele Dal Moro: “Quando siamo andate davanti a Clizia io ero in imbarazzo perché ho detto delle cose brutte che non dico mai e poi anche perché io ho sempre amato Clizia e Paolo. Ho fatto delle battute idiote e lo ammetto, ho chiesto scusa. Tutto è nato perché Wilma era gelosa, lei dice di no, ma faceva la gelosa”.
Durante la nottata poi entrambe le vippone hanno cercato di toccare nuovamente l’argomento, con Wilma che però ha cercato in ogni modo di pulirsi le mani dribblando le domande di Patrizia. Proprio per questo motivo la Rossetti si sfoga per il suo atteggiamento, accusandola di essere poco solidale in un momento tanto delicato.