GF Vip 7, Giovanni Ciacci eliminato con il 3%

Al televoto flash del "Grande Fratello Vip", dopo il caso Marco Bellavia, viene eliminato Giovanni Ciacci che ottiene solamente il 3% delle preferenze.

GF Vip 7, Giovanni Ciacci eliminato con il 3%

Alfonso Signorini è stato piuttosto intransigente con il caso legato a Marco Bellavia e, durante l’ultima diretta del “Grande Fratello Vip“, non si risparmia con le sanzioni. La prima, sicuramente quella più pesante, viene ricevuta da Ginevra Lamborghini che viene squalificata dal gioco senza avere la possibilità di essere salvata dal pubblico da casa.

Il secondo provvedimento invece è legato al giudizio del pubblico da casa. Infatti con un televoto flash il pubblico decide chi voler salvare tra Patrizia Rossetti, Elenoire Ferruzzi, Gegia e Giovanni Ciacci quindi il meno votato dovrà abbandonare immediatamente gli studi di Cinecittà.

Giovanni Ciacci eliminato dal “GF Vip”

Dopo un televoto durato all’incirca una mezz’oretta, in cui nel frattempo Alfonso Signorini intervista negli studi Ginevra Lamborghini facendole forza sul suo futuro e rivelando che da questo scivolone può imparare molte cose, finalmente arriva la fatidica busta dell’eliminato.

Il pubblico ha deciso di mandare a casa Giovanni Ciacci, che ottiene solamente il 3% al televoto. Segue immediatamente Gegia che si salva per un pelo con il 4%, mentre Elenoire Ferruzzi e Patrizia Rossetti si salvano più agevolmente con rispettivamente il 13% e 80%. Si tratta comunque di una sentenza che non viene del tutto apprezzata dal pubblico da casa, poiché in tantissimi si sarebbero aspettati almeno un altro paio di squalificati.

Quindi Giovanni Ciacci, ovviamente per colpe esclusivamente sue, fallisce con l’obbiettivo di raccontare al pubblico da casa il delicato argomento dedicato alla sieropositività come fatto nella scorsa diretta: “Con l’HIV una volta si conviveva ma adesso si vive e questo va detto a voce alta. L’HIV è un’infezione che riguarda tutti e non riguarda solo gli omosessuali ma tutti ed è un’infezione che se non curata può portare all’AIDS e bisogna fare prevenzione. Non esistono malattie sessuali legate a orientamente sessuali ma solo a protezioni sessuali non fatte o fatte male”.

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