L’attivista Sacheen Littlefeather è morta a 75 anni

L’attivista apache che nel 1973 rifiutò il premio Oscar per conto di Marlon Brando, che venne fischiata, umiliata e minacciata durante la Cerimonia dell'Academy e lesse il discorso in privato è venuta a mancare.

L’attivista Sacheen Littlefeather è morta a 75 anni

Correva l’anno 1973, Marlon Brando vinse il premio Oscar come miglior attore protagonista per il film “Il Padrino“, di Francis Ford Coppola, ma l’attore non si presentò davanti all’Academy per ritirare il premio da Roger Moore, bensì pensò di boicottare la serata e mandò in sua vece la giovanissima attivista nativo americana Sacheen Littlefeather, che avrebbe dovuto fare un discorso epico.

La decisione di Brando di non partecipare era dovuta al fatto che i nativi americani all’epoca erano malvisti, e non c’era spazio per loro nell’industria cinematografica, la visione degli indiani d’America appariva nei film infatti distorta e fuori dalla realtà, così l’attore si sentiva di sostenere questa minoranza etnica.

La serata passò alla storia, in quanto il discorso della donna che fu pronunciato, spiegava il motivo del rifiuto dell’attore a ritirare il premio; la donna venne schernita pesantemente, riempita di insulti e di fischi cosicchè fu costretta a lasciare il palco ed a proclamare il suo discorso dietro le quinte, in privato, discorso che andò a finire sulle pagine del New York Times.

L’attrice dopo cinquant’anni ha ricevuto le scuse ufficiali da parte dell’Academy, scuse che ha accettato confermando: “Noi Apache siamo molto pazienti, abbiamo dovuto aspettare per lungo tempo, ma abbiamo fatto bene”. Ebbene, l’attivista è venuta a mancare oggi a causa di un cancro al seno, all’età di 75 anni, ne ha dato la triste notizia la sua famiglia.

Possiamo dire che Sacheen ha avuto giustizia, in un certo modo, con le scuse ufficiali questo agosto 2022, dopo essere stata maltrattata in quella serata; d’altronde sappiamo bene tutti come sono stati trattati i nativi americani e sappiamo che sono stati relegati nelle riserve; ma Sacheen ha affermato fino all’ultimo che “mantenere il sense of humour, è ciò che l’ha fatta sopravvivere così a lungo”.

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