Gradita sorpresa quest’anno, sembra che il film di Mario Martone “Nostalgia”con protagonista Pierfrancesco Favino, sarà candidato agli Oscar 2023, come miglior film straniero, da una class action di giornalisti, redattori, produttori e addetti ai lavori. Tratto dal libro di Ermanno Rea, racconta di un uomo che torna nella sua terra natìa Napoli, nel rione Sanità.
Il film già presentato ed in concorso al Festival di Cannes, dovrà attendere il 24 gennaio, data in cui l’Academy Award deciderà il nome dei finalisti in concorso per la nomination, in attesa della serata finale della 95esima edizione degli Oscar a marzo 2023. Favino è orgoglioso e felice e si dimostra entusiasta.
Un altro film quindi a tema partenopeo, come in precedenza il candidato “E’stata la mano di Dio”, di Sorrentino: quella Napoli che attrae con quella sua aurea, come cita lo stesso Favino nel film “Chist’è o paese mio”, con le sue dolcezze e contraddizioni, come quel detto “Vedi Napoli e poi muori”, con il migrante Favino che torna dall’Egitto alle origini.
La sinossi è questa: dopo quarant’anni trascorsi tra il Libano e l’Egitto, l’imprenditore Felice ritorna a Napoli. L’uomo incontra Don Luigi, un prete che combatte la camorra, cercando di dare un futuro migliore ai giovani del paese. Felice, deve incontrare un suo vecchio amico, Oreste, diventato negli anni un boss criminale.
Un film sublime, diretto da un regista completo e brillante, un’opera incommensurabile, denso come un ricordo che si attacca agli occhi, immenso come la solennità di un vecchio cinema sentimentale, “Nostalgia” è un film di traiettorie di spazio e di luogo che cercano invano di intersecarsi, l’occhio del regista scorre dall’alto e tende a morire verso il basso, il titolo evoca esso stesso quel senso di fugace connessione, di esplorazione, tra passato e presente, con una colonna sonora elettronica che fa da sfondo quasi a cornice perfetta.