Secondo quanto rende noto l’agenzia stampa AdnKronos, Meta ha annunciato una serie di iniziative, in collaborazione con fact checkers indipendenti e istituzioni locali, per vigilare sulle elezioni italiane previste per il 25 Settembre, al fine di fornire un’informazione adeguata e minimizzare i contestuali rischi di disinformazione.
Innanzitutto, Menlo Park ha ricordato come abbia in servizio una war room virtuale volta a prendere tempestivi provvedimenti in tempo reale una volta identificata una potenziale minaccia: nel caso specifico, per rendere le iniziative più efficaci e calibrarle nello specifico, è stato previsto un team di lavoro che conosca e segue costantemente la situazione politica italiana e che, intensificati i propri sforzi in vista delle consultazioni, resterà operativo a proteggere l’integrità delle piattaforme del colosso americano anche dopo la ricorrenza elettorale.
Un altro livello dello sforzo messo in campo da Meta sarà volto a favorire la partecipazione al voto. In tale contesto, essendo previste delle policy sulla disincentivazione al voto, saranno rimossi quei contenuti che, facendo disinformazione o spingendo le persone a non recarsi alle urne, nei fatti scoraggino le persone dall’esercitare il proprio diritto al voto. L’importanza del recarsi a votare sarà ribadita anche in altri modi: su Facebook verranno inviati, a chi abbia più di 18 anni, dei promemoria con reindirizzamento, per avere info attendibili, sul sito del Ministero degli Interni, cui punteranno anche i 3 adesivi che si potranno usare su Instagram per “ricordare l’importanza del voto“.
Grazie poi alla collaborazione, nel succitato team dedicato alle elezioni, di personale specializzato (proveniente da vari settori, tra cui attività operative, ingegneria, data science, team legali, ricerca, policy, intelligence), mutuando un’iniziativa già messa in campo per le consultazioni del 2018, verranno anche svolte “indagini per bloccare network che utilizzano account falsi in modo coordinato per influenzare il dibattito pubblico“.
Infine, sempre tenendo presente che su WhatsApp sono presenti misure per ridurre la viralità dei messaggi inoltrati, identificati da particolari tag, Meta ha reso noto il suo approccio contro i post giudicati falsi dai fact chekers (per Italia si coopera con Pagella Politica, Open e Facta) sostanziato nella riduzione della visibilità dei post in questione, addizionati con un’etichetta inclusiva di un collegamento che “offre alle persone maggiori informazioni sul contenuto analizzato“.