Rinomata per i suoi monitor, presentati in un listino in grado di assolvere a qualsiasi esigenza, la taiwanese AOC ha arricchito la gamma AGON dei suoi display da gaming col nuovo modello U28G2XU2, destinato (per la cifra di 799 euro) ad andare incontro ai desiderata dei gamers in erba, ma anche di quelli hardcore.
AOC GAMING U28G2XU2 poggia su un supporto regolabile (130 mm) in altezza, potendo essere ruotato (90°) e regolato in inclinazione, per assumere la posizione ideale per l’utente che, in più, beneficerà nell’usarlo anche della tecnologia anti-sfarfallio anti flicker free e di quella per la bassa emissione di luce blu. Di base, il prodotto integra un pannello LCD da 28 pollici, risoluto a 3840 x 2160 pixel, quindi in 4K, con ottimi angoli visuali (in quanto IPS), certificazione VESA DisplayHDR 400 con 400 nits di picco come luminosità, 144 Hz di refresh rate, 1 millisecondo come tempo di risposta da grigio a grigio (GtG).
Evitati gli artefatti da shuttering o tearing grazie al supporto alle tecnologie VRR (refresh rate variabile), FreeSync Premium e Adaptive-Sync, due speaker, da 3W cadauno, curano l’output audio del monitor AOC GAMING U28G2XU2 che, in tema di porte, non si fa mancare una coppia di DisplayPort 1.4 (con Display Stream Compression, DSC) e altrettante HDMI 2.1 (con supporto a 4K @ 120 Hz): come in altri prodotti similari, anche in questo terminale non manca un hub USB, comprendente quattro porte USB 3.2.
Lato software, grazie alle feature “picture-in-picture” e “picture-by-picture“, supporta la visualizzazione di due sorgenti di contenuti in contemporanea, nel primo caso visualizzando uno dei contenuti in una finestra flottante e, nel secondo, affiancando i contenuti l’uno accanto all’altro.
Più sul versante da gaming, le funzioni previste dal monitor AOC GAMING U28G2XU2 prevedono che si possa regolare, via Shadow Control, la visibilità nelle zone buie per cogliere i nemici che si celano nell’ombra: non mancano, poi, una funzione per gestire la saturazione dei colori via Game Colour, la classica sovrapposizione, via Dial Point, del mirino per essere agevolati negli sparatutto in prima persona, e l’OSD che permette, tra le altre cose, di accedere a sei diverse modalità di gioco.