Twitter: riunione azionisti, Musk cambia struttura finanziamento, mini sito per Creators, pulsante edit

Risolto un problema legale in merito al trattamento dei dati degli utenti, Twitter, reduce da un'intensa riunione con gli azionisti, si è cimentato in un'iniziativa per i Creators e nello sviluppare il pulsante di modifica dei tweet.

Twitter: riunione azionisti, Musk cambia struttura finanziamento, mini sito per Creators, pulsante edit

Twitter, il noto social network del canarino azzurro, è risultato essere ancora al centro di rumors non solo in merito a future funzioni, ma anche in relazione ai contenuti della sua ultima riunione con gli azionisti, e all’impegno di Elon Musk nell’assicurarsene il controllo: intanto, la piattaforma californiana, risolte alcune pendenze legali con la FTC americana, ha annunciato un’iniziativa per i creators. 

Nelle scorse ore, si è consumato l’incontro annuale con gli azionisti, al quale non ha partecipato Elon Musk (nonostante si sia votato per estromettere Egon Durban, alleato proprio di Musk e attuale CEO della private equity Silver Lake Partners): nel corso del meeting, il CEO Parag Agrawal (in precedenza CTO della piattaforma) ha spiegato che, nel mentre si lavora per portare a termine la transazione con l’attuale fondatore e responsabile di Tesla e Space X, ci si sta impegnando per “servire la conversazione pubblica”. In merito a una delle questioni si maggior interesse per i presenti, non sono state fornite risposte alla domanda sul destino delle azioni possedute dagli azionisti nel caso la piattaforma diventasse privata: in ogni caso, relativamente alla tematica di moderazione dei contenuti, Twitter, nel ribadire come sia contrario alla libertà di parola il censurare i commenti dei politici, ha comunque anticipato che, in futuro, si sarà meno dipendenti dai report degli utenti e che, nel frattempo, si continuerà con l’applicare le policy attualmente in vigore.

Come detto, Musk non ha partecipato all’incontro (a cui invece è stato presente l’ex CEO Jack Dorsey, per l’ultima volta visto che proprio negli scorsi giorni scadeva il suo mandato di membro del CdA), ma ha dato – seppur a distanza – un segno tangibile della sua presenza, comunicando alla SEC (US Securities and Exchange Commission, la Consob americana) d’aver ridotto a 13 miliardi i prestiti – inizialmente pari a 22.5 miliardi di dollari, 12.5 dei quali ottenuti dando in pegno azioni Tesla – aumentando invece l’impegno personale suo e dei suoi partner, ora portato a 33.5 miliardi (vs i 27.3 precedenti). Insomma, l’istrionico e lunatico imprenditore di origini sudafricane ha confermato in qualche modo, variando la strutturazione del finanziamento per l’acquisto, d’essere ancora attivamente interessato a rilevare, per 44 miliardi di dollari, il controllo di Twitter, e ciò ha fatto alzare di oltre il 5% il valore azionario di quest’ultima, nelle successive contrattazioni after-hours.

Messe da parte le buone notizie, in tal senso, Twitter si è subito dedicata al “futuro”. Per farlo, ha accettato di pagare 150 milioni di dollari, per porre fine a un processo legale di cui aveva dato notizia agli investitori già nell’Agosto del 2020, avviato dal Dipartimento di Giustizia per conto della Federal Trade Commission, per violazione del FTC Act, nello specifico per aver raccolto, tra il Maggio del 2013 e il Settembre del 2019, i dati (es. mail e numero di telefono) di alcuni (140) milioni di utenti, con la motivazione del proteggerne meglio gli account (es. via autenticazione a due fattori), salvo poi usare questi dati anche per gli annunci personalizzati con i quali i suoi inserzionisti hanno raggiunto il proprio target preferito (con conseguente aumento delle entrate per il social). 

Una seconda iniziativa annunciata da Twitter è consistita nel varo del mini-sito “Twitter Create” (create.twitter.com/en), comprensivo di “suggerimenti, approfondimenti ed esempi progettati per aiutare i creatori a massimizzare la loro presenza” sulla piattaforma. L’esempio tipico è quello della sezione verticale “Podcaster“, entrando nella quale ci si imbatterà in consigli sul pubblicizzare il proprio programma, con ovvi rimandi agli strumenti di Twitter adoperabili in tal senso. 

Infine, i rumors, ovvero le iniziative unofficial in termini di funzioni non ancora palesi ma già in sviluppo. In questo caso, il leaker Alessandro Paluzzi ha permesso di scoprire come Twitter stia ancora lavorando alla funzione di modifica dei tweet, come emerso dagli screenshot che evidenziano l’informazione di “edit non disponibile” e come emerso dal messaggio d’allerta che compare quando si decide di eliminare un tweet modificato (in sostanza: tale tweet e tutte le sue versioni spariranno dal profilo dell’autore, dalla timeline degli account che lo seguono, e dai risultati di ricerca). 

 

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