Poca ciccia, come si suol dire tra gli addetti ai lavori che hanno assistito al day one del Google I/O 2022, col colosso dei motori di ricerca che, tra un’anticipazione e l’altra, in merito ai futuri Pixel 7, al prossimo Google Watch (circolare, bombato, in acciaio inossidabile riciclato, con coroncina tattile, e funzioni prese in prestito dalla controllata Fitbit), e addirittura a un Pixel tablet, però schedulato nel 2023, ha presentato sia lo smartphone medio-gamma Pixel 6a, che gli auricolari Pixel Buds Pro.
Gli auricolari Pixel Buds Pro, redatti nei colori Coral, Lemongrass, Charcoal e Fog, sono impermeabili contro sudore e gocce d’acqua secondo lo standard IPX4: di forma a bottone, ma profondi, con l’ugello angolato terminante con cuscinetti siliconici (presenti in 3 misure in confezione), ospitano un chip audio, strutturato secondo 6 core, adatto a implementare appositi algoritmi per la cancellazione attiva del rumore, ANC, ottimizzata dalla funzione Silent Seal che – memore del fatto che tutti abbiano orecchie diverse – fa sì che si cancelli il massimo rumore possibile, mentre la modalità Trasparenza fa passare alcuni suoni quando necessario, magari a scopo di sicurezza.
Durante le telefonate, è possibile beneficiare sempre della cancellazione del rumore, come pure dell’eco del vento, per far sì che, all’interlocutore, la voce dell’utente arrivi nitida e senza “accompagnamenti” indesiderati. Un altro boost in tema audio arriverà verso fine anno, con un aggiornamento software che attiverà l’immersività dell’audio spaziale.
Agli auricolari Pixel Buds Pro non mancano funzioni smart, come l’azione di appositi sensori che, accertando un’eccessiva pressione nel condotto uditivo, entrano in azione per massimizzare il comfort durante le lunghe calzate: con la funzione “Volume EQ“, quando si cambia volume, magari perché si passa da un podcast alla musica, il sistema si occuperà di tarare medi, bassi e alti, per “mantenere un profilo audio bilanciato“, mentre il Multipoint in favore del Bluetooth farà sì che il device, che può connettersi a smartphone, computer, smart tv, passi automaticamente dall’uno all’altro degli ultimi due dispositivi associati (in modo rapido, via Fast Pair, se nei riguardi di un dispositivo Android). Dulcis in fundo, grazie ad Assistant sarà possibile ottenere varie forme di supporto, tra cui anche la traduzione in tempo reale in 40 lingue. Ovviamente, qualora smarriti o dimenticati chissà dove, si potrà usare la feature “Trova il mio dispositivo” di Google per provare a recuperarli.
Sul versante dell’autonomia, gli auricolari Pixel Buds Pro assicurano 11 ore di autonomia senza ANC, o 7 con quest’ultima, che salgono a 31 (senza ANC) con la custodia (impermeabile IPX2) caricabile sia via via microUSB Type-C che in wireless Qi. I pre-ordini partiranno negli USA a Luglio, a 199 dollari.