Ufficiali le cuffie Zone, proposte da Dyson con sistema di purificazione dell’aria

Pur non essendosi cimentato nel realizzare la sua prima auto elettrica, il marchio britannico Dyson ha comunque concretizzato un altro suo sogno, concretizzatosi nelle cuffie sovraurali Zone, in arrivo con un sofisticato sistema di purificazione dell'aria.

Ufficiali le cuffie Zone, proposte da Dyson con sistema di purificazione dell’aria

Nel 2020, in avvio di pandemia da coronavirus, Bloomberg rendicontò di un curioso brevetto, evoluzione di un concept del 2018, che l’azienda britannica Dyson, nota per i suoi aspirapolvere ciclonici e per il bodycare premium per la cura dei capelli, aveva depositato presso l’Intellectual Property Office del Regno Unito. Per molto tempo ci si è chiesti se tale brevetto si sarebbe mai concretizzato in un prodotto fatto e finito per a commercializzazione: la risposta, affermativa, è arrivata nelle scorse ore, quando Jake Dyson (figlio del fondatore) ha alzato il sipario sulle cuffie “Dyson Zone”.

Le Dyson Zone, tese a proteggere la persona da tutto ciò che può arrecarle fastidio, dai frastuoni acustici all’aria inquinata, sono cuffie sovraurali molto comode: la zona centrale del cuscinetto sull’archetto prende spunto dalla sella dei cavalli per distribuire il peso non sulla cima, ma ai lati del capo. Su questi, poi, agiscono i padiglioni, ovviamente imbottiti di schiuma, la cui mescola è stata studiata per combinare trasmissione del suono, isolamento dai rumori, e comfort nel mentre si adatta, a scopo anche di stabilità, alla forma dell’orecchio.

Sul piano audio, nelle Dyson Zone entrano in gioco driver al neodimio, che non solo minimizzano la distorsione al di sotto della soglia percepibile dall’orecchio umano, ma garantiscono anche un’ampia risposta in frequenza. Ovviamente, un ruolo nevralgico spetta anche all’Automatic Noise Cancellation che si focalizza sulle basse frequenze prolungate nel tempo, posto che v’è da neutralizzare anche il rumore dei compressori laterali nascosti nei padiglioni. In ogni caso, l’utente potrà settare quest’impostazione secondo tre livelli, con la modalitàimmersiva” che neutralizzerà del tutto i rumori per permettere all’utente di concentrarsi, quella “trasparenza” che lascerà passare i suoni degli annunci o delle sirene-clacson, e quella “conversazione” che, al rimuovere la visiera con conseguente sospensione automatica della purificazione, agevolerà nella conversazione. 

Passando alla specificità di queste cuffie, Dyson, sfruttando la sua trentennale esperienza nella gestione e nella filtrazione dei flussi d’aria, ha predisposto due motorini/compressori laterali, che aspirano l’aria esterna e la fanno passare attraverso due filtri, col primo, elettrostatico, che trattiene particelle come i residui dei cantieri o della combustione industriale, la polvere dei freni, e gli allergeni, mentre il secondo, in carbonio con potassio, si concentra su NO2 e SO2, ovverosia sui gas inquinanti urbani. L’aria bonificata, poi, attraverso due condotti posti nella visiera (che non ha contatto col viso), viene indirizzata il più vicno possibile a bocca e naso, tal che non possa essere ricontaminata da “venti trasversali esterni“. 

Trattandosi di un modello wireless, le cuffie Dyson Zone si connettono al dispositivo sorgente via Bluetooth e, in tal modo, dallo stesso raccolgono il segnale audio ma, allo stesso, e precisamente all’app Dyson Link, destinano i dati raccolti a proposito dell’inquinamento acustico e da sostanze. Ancora ignoto il prezzo, è stato comunicato che le cuffie Dyson Zone verranno commercializzate nell’autunno del 2022, presso i Dyson Demo Store e online. 

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