Lunedì 9 agosto è stata resa pubblica sui social la locandina del nuovo film di Pedro Almodovar “Madres Paralelas” a pubblicarla è stato Javier Jaén, l’artista che ha creato l’immagine ma subito il giorno seguente Instagram ha censurato il post oscurandolo dalla pagina dell’artista con l’accusa di aver violato le linee guida del social network sulla nudità.
Nel poster creato per il film, infatti, è possibile vedere chiaramente il primo piano di un capezzolo da cui scende una goccia di latte, il tutto posto in una posizione che suggerisce un occhio che piange, un’art work che suggerisce il tema del film che racconta la storia di due future madri, entrambe sole, che si incontrano in ospedale prima di dare alla luce i propri figli, tra timori e solitudini.
La reazione di Instagram al post ha subito scatenato una contro reazione da parte del movimento #FreetheNipple, attivo da tempo su Instagram, che artisti e celebrità hanno creato per far sì che il social apra le sue linee guida. Dopo che la l’immagine è stata cancellata, migliaia di persone l’hanno ripubblicata su Instagram, accompagnata da lamentele e accuse di censura contro il social network.
Dopo le accuse la società madre Facebook si è scusata con Almodóvar e Jaén, affermando che il poster del film “ha infranto le nostre regole contro la nudità”, ma che vi sono “eccezioni per consentire la nudità in alcune circostanze, ad esempio quando c’è un chiaro contesto artistico. Abbiamo quindi ripristinato i post che condividono la locandina del film Almodóvar e siamo davvero dispiaciuti”. Questo è ciò che si legge nella dichiarazione di Instagram condivisa da Jaén nel suo profilo.
Appurate le circostanze eccezionali del caso il social ha finalmente tolto la censura ai post incriminati, ma rimane l’amarezza dell’artista Javier Jaén che ha congetturato che Instagram utilizzi una tecnologia a intelligenza artificiale per eliminare i post con nudità, tuttavia questa tecnologia sarebbe incapace di determinare l’intento di un’immagine o il contesto in cui è inserita.