Telegram, ad oggi la principale avversaria di WhatsApp, quanto a messaggistica istantanea, ha messo a disposizione, tramite il Play Store e la repository online di ApkMirror, la nuova beta 7.5 destinata agli utenti dell’ambiente Android: nel contempo, la piattaforma di Pavel Durov ha risolto un pool di pericolose vulnerabilità.
La prima novità in salsa Telegram di quest’avvio di settimana riguarda il rilascio della beta 7.5 per Android, con un consueto carico di novità, a partire dal supporto ai widget in Home (nei formati da 2×2 e 5×2) per il sistema operativo googleiano. In tema di gruppi, area nevralgica attorno alla quale ruota gran parte dell’update menzionato, diventa ora possibile invitare tramite un codice QR (da scansionare) al quale l’admin potrà settare la validità in termini di quante volte sarà utilizzabile, o di giorni, settimane, e ore.
Sempre all’admin di un gruppo, con la beta 7.5 di Telegram per Android, sarà concessa la possibilità di configurare, con excursus da OFF (mai) a una settimana, passando per 24 ore (un giorno), il timing superato il quale si auto cancelleranno / resetteranno tutti i messaggi inviati in un gruppo, all’insegna di un pratico modo per far pulizia in un colpo solo.
Non meno importante, per gli admin, diventa la possibilità di superare l’attuale limite di partecipazione ai gruppi standard, fermo a 200mila utenti, trasformando tale fattispecie di gruppo in gruppo broadcast dove, però, è solo l’admin a poter scrivere in chat: nell’accingersi a tale implementazione, la piattaforma si premurerà sempre di ricordare all’admin come il cambiamento di tipologia sia irreversibile per i gruppi e che, quindi, a variazione ultimata, i membri avranno perso definitivamente la possibilità di esprimersi in chat.
Infine, secondo la security house Shielder sono state risolte (tra Settembre e Ottobre) da Telegram le 13 vulnerabilità (attive sino allo scorso Agosto), relative a come la piattaforma salvava gli adesivi animati (introdotti nel 2019), che permettevano a un malintenzionato, inviando un determinato adesivo a una chat segreta, di violarne la crittografia end-to-end, accedendo in pratica ai messaggi, ai video, ed alle foto in essa scambiati.