Continua la carrellata di opinioni e racconti che il Grande Fratello Vip 5 è costretto ogni volta a censurare alla nuova concorrente Alda D’Eusanio. Stavolta si tratta di un ricordo che la giornalista ha condiviso con i suoi amici inquilini, ovvero quello volta in cui, nel 2013, fu cacciata da “La Vita in diretta” (storico programma di Rai Uno, che quest’anno è condotto da Alberto Matano) e portata via di peso dallo studio per via del suo atteggiamento apertamente dissacrante.
Alda quell’anno faceva l’opinionista nel talk show Rai e in quella puntata nello specifico era stata chiamata a commentare la storia di Max Tresoldi, un uomo che si era svegliato dopo ben dieci anni di coma ma in condizioni non certo ottimali, che lo costringevano comunque a letto, bisognoso di continua assistenza medica e familiare. Nel dire la sua – ovvero che questo per lei era accanimento terapeutico – la D’Eusanio era andata sopra le righe e si era messa a fare un appello alla madre.
Alda D’Eusanio fu cacciata dalla Rai: la conduttrice racconta al GF Vip 5 i retroscena di quell’episodio
“Faccio un appello a mia madre, mamma, ti prego, se mi dovesse succedere una cosa simile, non fare come la mamma di Max, per me quella non è vita, io impazzirei” aveva dichiarato in studio, accusando (neanche troppo velatemente) la madre dell’uomo di non avergli certo fatto un favore, anzi. Questo è quello che aveva visto il pubblico a casa e qualcuno aveva notato che dopo il blocco pubblicitario,la donna non era più seduta tra gli opinionist.
Nella Casa del Grande Fratello Vip 5, Alda D’Eusanio ha spiegato quello che invece era accaduto dietro le quinte. Si è scoperto così che prima gli autori le avevano fatto cenno con la mano di “tagliare”, ovvero di smetterla di dire certe cose o aggiustare il tiro, poi era stata mandata la pubblicità ed erano state fatte entrare due persone (probabilmente due addetti alla sicurezza Rai) che l’avevano presa e portata fuori dallo studio.
In altre parole Alda fu letteralmente cacciata mentre, una volte terminata la pubblicità, sentiva il conduttore dire “noi ci dissociamo da quello che ha detto Alda D’Eusanio”. Il giorno dopo, ha raccontato ancora la giornalista, “L’Avvenire” (quotidiano di aperta ispirazione cattolina) era andato in stampa con un feroce attacco della Rai nei suoi confronti. Nell’articolo si diceva che la donna non era degna di parlare e nemmeno di pensare. Questo almeno stando a quanto dice lei, che stava continuando il racconto quando la regia ha staccato per inquadrare il giardino vuoto.