Poco fa, nella casa del “Grande Fratello Vip“, ha avuto luogo una conversazione surreale e a dir poco inquietante tra Paolo Brosio, new entry dell’ultima puntata, e la contessa Patrizia De Blanck. Tutto è cominciato quando quest’ultima, che come tutti è a conoscenza della fama di uomo estremamente fedele e cattolico di Brosio, si è avvicinata a lui per raccontargli episodi strani che hanno lasciato senza parole il pubblico che seguiva da casa.
La contessa De Blanck, infatti, ha dichiarato di subire continui tentativi di possessione da parte del Maligno. La donna ha rivelato che forze oscure le fanno vedere cosa potrebbe avere, cosa le darebbero in termini di ricchezze materiali, se solo lei cedesse loro. Ma lei non l’ha mai fatto e non è mai stata posseduta perché troppo forte per loro. “Sono dalla parte della luce e per questo non riescono nel loro intento”, ha detto, convinta.
Nell’ascoltare queste parole, Paolo Brosio è sbiancato. Visibilmente spaventato, ha cominciato a toccarsi il crocifisso e a farsi ripetutamente il segno della croce, intimando alla De Blanck di non parlare in questo modo. Non è lei che è forte, ma il Signore, e lei è nella grazia di Dio. Senza rendersi conto del disagio che stava causando nel suo interlocutore, la contessa ha continuato imperterrita il suo racconto.
Ha tirato in mezzo una statua ereditata da qualche sua antenata, che lei aveva sistemato in salone sotto la foto di una prozia e un’altra foto con raffigurati dei draghi. Questa statua raffigurerebbe un essere con la faccia da cane e due corna – dunque un emblema di derivazione pseudo-demoniaca, secondo la De Blanck – e sarebbe stata fermata con la sua energia proprio dall’antenata.
Insomma, un racconto abbastanza strano, senza capo né coda, quello della contessa, che tuttavia ha allarmato molto Brosio. L’uomo, devoto alla Madonna di Medjugorje, ha pregato Patrizia di smetterla di parlare di questi argomenti e di limitarsi a pregare tanto, allontanando da sé tutto quello che potrebbe in qualche modo rimandare al mondo dell’occulto.