Grande successo anche per la nuova fiction targata Rai “Io ti cercherò” con protagonista Alessandro Gassman nei panni dell’ex poliziotto Valerio, alla ricerca della verità sulla morte del figlio Ettore. Dopo la puntata d’esordio, lunedì 12 ottobre andranno in onda il terzo e il quarto episodio, intitolati rispettivamente Solo e Acqua.
Nel primo dei due episodi che compongono la seconda puntata della serie, Solo, il computer di Ettore viene analizzato dalla polizia postale e intanto Sara riesce ad identificare la coppia dei punkabbestia: Valerio li raggiunge immediatamente alla comunità di recupero in cui si trovano e la ragazza conferma all’ex poliziotto i suoi sospetti: il ragazzo non si è buttato nel fiume, ma è stato gettato da due uomini. La giovane però, si rifiuta di identificarli per paura e le insistenze di Valerio spingono il compagno della ragazza a colpirlo. Valerio perde i sensi e una volta che il padre di Ettore si riprende, dei due punkabbestia non c’è più traccia.
Valerio scopre però un altro importante dettaglio circa la morte del figlio: il ragazzo non è stato gettato nel fiume nella notte di venerdì, ma in quella di sabato, al contrario di quanto è riportato nel verbale della polizia.
Il computer di Valerio sparisce misteriosamente e inoltre viene pubblicato il contenuto di un fantomatico diario segreto di Ettore, in cui il giovane accusava apertamente il padre di averlo abbandonato: Valerio però sospetta che il dialogo non sia veritiero, ma che sia stato organizzato ad hoc per depistare le indagini.
Nel quarto episodio, Acqua, Valerio rinviene al fiume una scarpa del figlio e dalle analisi emerge che il ragazzo potrebbe essere arrivato al fiume da un altro luogo, ovvero le cave del travertino di Tivoli. Una volta giunto sul posto Valerio ritrova la maglia di Ettore e sopraffatto dalle emozioni ha un infarto. Tutti gli sconsigliano di proseguire nelle indagini, ma l’ex poliziotto decide di andare avanti e scopre che il verbale dell’autopasia è falso e che la causa della morte del figlio non è l’annegamento, bensì le percosse subite. Il caso viene riaperto.